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Coronavirus: è ufficialmente pandemia

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Data di pubblicazione 12 marzo 2020
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Cosa cambia per i pandemic bond?

Dopo l’ennesimo aggravarsi della situazione sanitaria in tutto il mondo – il coronavirus non risparmia più nessun continente, se non l’Antartide, e il numero di vittime continua a salire – finalmente, ieri sera, l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato ufficialmente che l’emergenza coronavirus è una pandemia.

Oltre agli effetti strettamente legati agli aspetti sanitari – l’OMS ha ora maggiori poteri “persuasivi” nelle indicazioni ai Paesi su come far fronte alla situazione, e può inviare squadre di intervento nei Paesi più fragili – la dichiarazione di pandemia ha anche degli effetti economici. Solo pochi giorni fa ti abbiamo parlato dei pandemic bond, le obbligazioni emesse dalla Banca Mondiale che non rimborsano tutto (o parte) del capitale in caso di pandemia.

Una delle condizioni necessarie per far scattare il mancato rimborso era appunto la dichiarazione ufficiale di pandemia, che è arrivata ieri. Ma come ti abbiamo già detto qualche giorno fa, da sola non basta per far scattare il taglio ai rimborsi dei bond. Le altre clausole (dal numero di Paesi coinvolti, al tasso di crescita del contagio, e così via) sono talmente complicate che serve la certificazione di un apposito ente (Air Worldwide Corporation) per far definitivamente scattare il taglio al rimborso. Vista però la gravità della situazione, di fatto è impossibile che l’ente non certifichi che tutte le clausole sono rispettate: il taglio, perciò, dovrebbe essere solo questione di giorni.

Che fare? Queste obbligazioni non sono in mano a investitori al dettaglio, ma solo a banche e gestori. Questo non significa però che non possano impattare negativamente sul tuo portafoglio, se il tuo gestore ha deciso di liberarsene “infilandoli” nel tuo fondo o nella tua gestione patrimoniale. Perciò ti ribadiamo il consiglio che ti abbiamo già dato qualche giorno fa: chiedi alla tua banca o al tuo gestore se questi bond (Isin XS1641101172 e XS1641101503) fanno parte del patrimonio che sta gestendo per te. Visto l’ammontare dell’emissione, la perdita potenziale è marginale… ma perché, come con i “vecchi” casi Cirio e Parmalat, la devi subire tu?