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L’oro in tempo di crisi

Investire in oro

Investire in oro

Data di pubblicazione 15 giugno 2020
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Investire in oro

Investire in oro

Il metallo giallo è considerato il bene “rifugio” per eccellenza. Come si è comportato in questa crisi? 

Il bilancio della crisi

Sono stati mesi eccezionali per i listini azionari mondiali: dopo un tracollo violentissimo a marzo, è iniziata una fase di recupero che si è intensificata tra fine maggio e inizio giugno. Gli ultimi giorni, però, hanno visto tornare qualche malumore sui mercati e, complessivamente, dal 21 febbraio, data in cui la crisi sanitaria ha iniziato a emergere in Occidente, i listini mondiali hanno perso in media il 9%. Il bilancio dell’oro è invece positivo: con l’ultima chiusura a 1.734 dollari l’oncia, il prezzo è su valori del 5,6% superiori a quelli del 21 febbraio. Ti avevamo consigliato di aumentare gli investimenti in oro dal 5% al 10% del valore del tuo portafoglio già a metà dicembre: da allora l’oro è salito di circa il 18% contro un calo medio delle Borse mondiali di circa il 7%.

I prezzi dell’oro sono normalmente espressi in dollari Usa per oncia. Convertendoli in grandezze a noi più familiari, oggi l’oro viaggia a circa 49 euro al grammo.

Che fare ora con l’oro

L’oro, dunque, ha rispettato il suo ruolo di bene “rifugio” durante la crisi. Vale la pena tenerlo ancora in mano? Secondo noi, sì. I dati macroeconomici continuano a essere allarmanti – in aprile le esportazioni tedesche sono crollate di circa il 30%, il peggior calo della storia – i rischi di nuove ondate di contagio restano elevati e i conti societari del secondo trimestre dell’anno potrebbero riservare sorprese negative. Spia del fatto che le cose potrebbero continuare ad andar male è il fatto che le autorità europee, che già avevano chiesto a banche e assicurazioni di non pagare dividendi fino a ottobre, hanno esteso la raccomandazione fino a gennaio 2021. Insomma, la crisi rischia di non essere finita e questo potrebbe ancora favorire l’andamento del prezzo dell’oro. Ti consigliamo di investire in oro fino a un massimo del 10% del valore del tuo portafoglio di investimenti.

Molte banche, alcune italiane incluse, si erano riservate la possibilità di pagare un dividendo nel tardo autunno di quest’anno. Ora questa prospettiva sembra scemare del tutto. È un brutto segno per il mercato.

Regole d’uso

Il modo più semplice e conveniente per investire sull’oro è tramite l’Etfs gold bullion securities (144,21 euro; Isin GB00B00FHZ82): lo compri facilmente a Piazza Affari. I tuoi soldi verranno investiti in veri lingotti d’oro custoditi nei caveau della banca Hsbc. Ricorda due cose importanti relative all’investimento in oro. Primo: l’Etfs ha il prezzo in euro. Quindi seguirà le oscillazioni del prezzo dell’oro in euro. Il dollaro nei giorni scorsi si è deprezzato nei confronti dell’euro e questo ha ridotto il guadagno di questo prodotto. Secondo: l’oro non è un certificate. Non ti aspettare di vedere le Borse fare -1% e l’oro fare esattamente +1%. Ci potranno essere dei momenti in cui le Borse scendono e cala anche l’oro, come già avvenuto a marzo, nel pieno della crisi, quando vendere oro era l’unico modo per recuperare un po’ di denaro e bilanciare le perdite. Ricorda, infatti, che sul prezzo dell’oro incidono diversi fattori, per esempio l’andamento dei tassi d’interesse. Se per caso questi dovessero tornare ad alzarsi (improbabile almeno a breve) il prezzo dell’oro tenderà a scendere indipendentemente dell’andamento delle Borse. Da non trascurare, poi, gli impatti della crisi sulla domanda di gioielli: in India, dove una buona parte dei risparmi delle famiglie viene investita proprio per comprare gioielli d’oro per i figli, è crollata di circa il 40% nel solo primo trimestre dell’anno. Se la crisi dovesse continuare e la domanda di gioielli dovesse restare bassa, il prezzo dell’oro potrebbe risentirne negativamente anche se le Borse dovessero scendere.

L’Etfs che ti consigliamo per investire in oro è comunque scambiato in Borsa. Se temi un peggioramento della crisi al punto che possano generarsi malfunzionamenti del sistema finanziario, devi piuttosto comprare monete d’oro (vedi Altroconsumo Finanza n° 1345): occhio ai costi elevati.

Fai un controllo al tuo portafoglio

Per i suddetti motivi il valore dell’oro non deve superare il 10% di quello del tuo portafoglio d’investimenti. Se l’hai comprato in passato, fai un controllo e porta a casa i guadagni “eccedenti” il 10%. Per esempio, supponiamo che il tuo portafoglio d’investimenti valesse 100.000 euro a metà dicembre 2019, fosse investito solo in azioni internazionali mondiali e che, seguendo le nostre indicazioni, tu abbia investito allora 10.000 euro (il 10% del portafoglio) in oro tramite l’Etfs gold bullion securities. Oggi, in euro e tenendo conto dei dividendi, il tuo portafoglio d’investimenti vale 93.443 euro, mentre il tuo investimento in oro vale 11.590 euro: è, quindi, circa il 12% del valore del portafoglio. Vendi allora quote dell’Etfs per l’equivalente di circa 2.245 euro (ai prezzi attuali sono circa 16 quote dell’Etfs), la differenza tra gli 11.590 euro del valore attuale del tuo investimento in oro e 9.345 euro, il valore pari al 10% di quello attuale del tuo portafoglio d’investimenti. È un modo per mantenere l’investimento in oro, ma portare comunque a casa un po’ dei guadagni di questi mesi. 

Per effetto del calo del dollaro, il bilancio dell’Etfs gold bullion dal 21 febbraio, primo giorno dello scoppio della crisi sanitaria in Occidente, è pari a +1,9%. Da metà dicembre, quando abbiamo consigliato di portare l’investimento in oro al 10% del valore del portafoglio, invece, il rialzo è di circa il 16%. Il primo consiglio sull’acquisto di questo Etfs è stato già a luglio 2009 (sulla nostra rivista che si chiamava Fondi Comuni n° 152): da allora, nonostante anni buoni per le Borse, l’Etfs ha fatto +125%.