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La crisi di governo fa male alla Borsa?

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Data di pubblicazione 29 gennaio 2021
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Se guardiamo al passato, sembrerebbe di no. Ma…

Crisi di governo non vuol dire crisi di Borsa

Con le dimissioni del premier, nei giorni scorsi, si è aperta la crisi di governo. E se la mancanza di un esecutivo non dovesse durare solo pochi giorni, ma più a lungo? Come reagirebbe la Borsa? Per averne un’idea siamo andati a vedere cosa è successo a Piazza Affari in occasioni simili – che in Italia non sono certo mancate. Guardando su un periodo di quasi 50 anni, cioè dal secondo governo Andreotti del 1972 a oggi, sembrerebbe che non ci sia di che preoccuparsi. Piazza Affari ha fatto (in media) leggermente peggio delle concorrenti europee nei periodi in cui era in carica ciascun governo, mentre ha ottenuto (sempre in media) un risultato migliore delle colleghe nei periodi “vacanti” tra un governo e l’altro.

Venendo ai numeri: durante ciascuno dei 39 governi che si sono succeduti in questo cinquantennio Piazza Affari ha guadagnato, in media, il 13,8%, contro il +14,6% delle Borse europee. In ciascun periodo di crisi di governo ha, invece, messo su il 5,1%, oltre il triplo del +1,6% medio registrato dalle Borse europee. E nei casi in cui la crisi di governo è durata almeno un mese, e non i pochi giorni di una “normale” transizione, Milano ha reagito in media con un +6,9%, contro il +2,6% delle Borse europee.

 

Paradossale… ma non troppo

Una spiegazione per questo andamento, che può sembrarti paradossale, in realtà c’è. Le Borse, te lo diciamo spesso, tendono ad anticipare gli eventi: la caduta di un governo non è, in genere, un fulmine a ciel sereno, ma è preceduta da segnali ben precisi, a cui le Borse già reagiscono prima che la crisi sia aperta ufficialmente (non a caso, nell’ultima settimana prima delle dimissioni del governo Conte-bis, Piazza Affari ha perso quasi il 3%, più del triplo rispetto alle Borse europee). Una volta aperta ufficialmente la crisi, poi, le Borse guardano avanti e, spesso, cominciano a recuperare.

L’altra spiegazione è che non necessariamente crisi di governo equivale a crisi economica: ne è un esempio il Belgio, dove le crisi di governo sono durate anche diversi anni, eppure l’economia in quei periodi ha continuato a crescere soprattutto grazie alle esportazioni.

 

Non ci speculare su

Attento, però: non c’è da entusiasmarsi troppo. Primo: i risultati che ti abbiamo indicato sono validi in media, ma questo non esclude che ci possano essere pesanti perdite nei periodi vacanti (vedi qui a lato). Secondo: stavolta la crisi di governo arriva in piena pandemia, nel momento in cui c’è bisogno di prendere decisioni importanti per la ripartenza dell’economia, prima tra tutte l’utilizzo dei soldi del recovery fund (te ne abbiamo parlato anche settimana scorsa, vedi AF n° 1399). Perciò non correre a speculare su Piazza Affari: la Borsa di Milano, se da tempo segui uno dei nostri portafogli “ideali”, resta al più da mantenere se già l’hai. Se invece costruisci oggi il tuo portafoglio, ispirandoti a una delle nostre strategie di investimento, continua a preferire un investimento di più ampio respiro nelle Borse dell’Eurozona, come ti diciamo già da AF n° 1375.