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Investire in argento o in oro?

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Data di pubblicazione 01 febbraio 2021
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L’argento è considerato il fratello minore dell’oro. Oggi questi due metalli hanno funzioni (e dinamiche) diverse, ma l’argento è da comprare?

Capiamo l’argento con un po’ di storia

Per capire l’argento bisogna partire dal fatto che la sua storia è intrecciata con quella dell’oro. Entrambi sono considerati mezzi di scambio e riserve di valore da tempo immemorabile. Le prime monete coniate in Asia minore 2700 anni fa erano di elettro, una lega naturale di oro e di argento.

Per secoli gli Stati hanno coniato monete dell’uno e dell’altro metallo secondo la disponibilità e in molti periodi si è tentato il cosiddetto bimetallismo, ossia di far circolare monete sia d’argento sia d’oro in un rapporto di valore fissato dallo Stato; per secoli il valore dell’argento è stato tra un dodicesimo e un sedicesimo dell’oro.

A partire dall’Ottocento tutto questo è saltato e oggi siamo su un rapporto di 70 a 1, frutto di un continuo saliscendi. Questo dato ci porta fuori dal nostro immaginario: l’argento è soprattutto una materia prima, un metallo dai tantissimi usi di tipo industriale, molto più dell’oro, bene rifugio per eccellenza.

Cinquant’anni di ottovolante

50 anni su ottovolante

Nel primo quadrimestre del 1970 un’oncia di oro valeva circa 35 dollari, contro 1,9 dollari di un’oncia d’argento (grosso modo l’oro valeva 19 volte l’argento, il numero che vedi nel grafico). Questo rapporto è salito sopra quota 90 nei primi anni ’90 (nel quarto trimestre 1991 un’oncia d’oro valeva 353 dollari contro i 3,86 dell’argento), per poi ridiscendere e toccare nuovi massimi lo scorso 23 marzo (1544 dollari l’oncia l’oro e solo 12,5 dollari l’argento). Ora siamo vicini a quota 70.

L’argento: metallo industriale con una infinità di usi

I prodotti d’argento più comuni a cui puoi pensare sono i gioielli, le posate, gli articoli da tavola, magari anche gli specchi (i migliori si servono dell’argento). Ma se vai oltre ci sono molti usi che non pensi. È usato molto in elettronica: l’argento conduce la corrente meglio di tutti gli altri metalli e se hai bisogno di fare dei contatti elettrici lo usi, idem nella produzione di semiconduttori.

Un tempo era molto usato in fotografia (poi è arrivata la stampa digitale), e nel decennio scorso è stato richiestissimo per via del suo uso nei pannelli solari che allora vivevano un vero e proprio boom (a cui potremmo presto ritornare?). Si usa come catalizzatore (cioè aiuta diversi processi chimici), serve in alcuni tipi di batterie, perfino come disinfettante per l’acqua da campeggio e come additivo alimentare (e174) per confetti, caramelle e cioccolatini, per usi medici e in odontoiatria. L’oro al confronto è molto meno usato: ci fai dei componenti elettronici, lo usi in odontoiatria e per le strumentazioni mediche, ma il grosso della produzione (80%) finisce nell’oreficeria.

Argento: quanche dato d'attualità

Per avere un’idea nel 2019 la domanda di argento è dipesa per circa la metà dall’industria (un quinto di questa è dipesa dal fotovoltaico), un altro quinto è dipeso dalla gioielleria, mentre la produzione di argenteria e il settore fotografico hanno chiesto circa un decimo dell’argento. Infine, la richiesta per investimento riguardava circa un quinto dell’argento. Nello stesso anno metà dell’oro andava in gioielli, meno di un terzo in investimenti, un settimo andava alle banche centrali e solo un quattordicesimo dell’oro aveva usi industriali. Fatte queste considerazioni ti è chiaro come mai l’andamento dei prezzi dell’argento si spiega solamente in parte con quello dei prezzi dell’oro (vedi grafico Il picco del fotovoltaico).

IL PICCO DEL FOTOVOLTAICO

il picco del fotovoltaico

Il prezzo dell’argento (in dollari per oncia, in grassetto, scala sinistra; la linea sottile con scala a destra indica il prezzo dell’oro, sempre in dollari per oncia) ha avuto un picco enorme intorno al 2010-2011, spinto dal successo del fotovoltaico per cui c’era forte richiesta. Ovviamente questo ha fatto sì che i produttori di pannelli per abbassare i costi abbiano cercato di limitare sempre più la quantità. Se nel 2007 ci volevano 400 mg di argento a cella già un decennio dopo ce ne voleva un terzo e si parla di un ulteriore dimezzamento da qui a qualche anno.

 

L'argento nel presente e l’oro

Nel 2020 l’argento è stata la materia prima che si è comportata meglio con un balzo avanti (in dollari) del 46,8%, andato ben oltre il +24,8% dell’oro e degli altri metalli (+10,8% l’alluminio, +20,8% l’uranio, +26% il rame, +18,7% il nickel e +19,7% lo zinco) che pure si sono comportati bene rispetto alla media generale delle materie prime (+9,4%) su cui ha pesato non poco il pesante calo del petrolio (-25%).

La domanda di metalli per uso industriale è legata alla ripresa economica dopo i primi mesi segnati dalla pandemia (il balzo in avanti dell’argento è stato di ben il 19,6% solo a dicembre), ma anche dai crescenti timori di inflazione che spingono verso i beni rifugio come l’oro.

Tuttavia, come abbiamo visto, a marzo scorso l’oro aveva toccato picchi importanti rispetto all’argento (valeva 130 volte di più) contro una media degli ultimi 50 anni di meno della metà. In questi termini era relativamente più caro dell’argento che si è limitato a utilizzare i restanti mesi dell’anno per attenuare questa situazione. Oggi siamo scesi intorno a quota 70, siamo circa un 20% sopra la media degli ultimi 50 anni, ma abbastanza vicini a quella degli ultimi 30 anni. Come sarà il 2021?

Investire in oro, argento o in Borsa

Dobbiamo considerare la prospettiva che i governi spendano un sacco di soldi per contrastare la crisi. Questo farà sì che i mercati continuino a temere un ritorno dell’inflazione, soprattutto in un contesto in cui i titoli di Stato hanno rendimenti negativi. Se così fosse il 2021 dovrebbe essere un buon anno per i beni rifugio come l’oro e l’argento.

Come abbiamo, visto, però, la differenza di prezzo tra oro e argento oggi si è in parte chiusa portandosi a ridosso delle medie storiche, quindi non c’è da aspettarsi che ci sia così facilmente ancora una fase di sovra-rendimento dell’argento come nel 2020 anche se questo possibile andamento rialzista fornirà certo un sostegno all’argento.

Veniamo, allora all’uso industriale. Qui diventa importante la domanda di pannelli solari. Siamo in un momento segnato dal recovery fund quindi si potrebbe pigiare un po’ ovunque sull’acceleratore green (pensa al nostro superbonus).

Sebbene la quantità di argento richiesta per i pannelli solari sia scesa rispetto al passato e sebbene prometta di continuare a farlo, sul breve periodo potrebbe restare comunque una forza capace di spingere positivamente i prezzi dell’argento. I rischi, ovviamente, sono comunque alti. Guarda il grafico Oro, argento e azioni. Mostra l’andamento di queste tre forme di investimento da inizio 2005 a oggi, su 15 anni (il dato è in euro, per cui dal punto di vista di un investitore europeo). Il risultato è abbastanza simile. 100 euro in 15 anni sarebbero diventati tra i 400 e i 470 euro. Ma il percorso non è affatto simile.

ORO, ARGENTO E AZIONI

oro, argento e azioni

Dal 2005 a oggi un investimento in argento (linea in grassetto), uno in oro (linea sottile) e uno sulle Borse mondiali (dividendi inclusi, tratto intermedio) avrebbero offerto risultati (in euro) non troppo distanti tra loro (l’oro conduce ora la corsa, ma siamo in un momento di incertezza che attira verso i beni rifugio). Tuttavia, puoi anche notare che, tra le tre linee qui sopra, quella in grassetto relativa all’argento è stata più soggetta delle altre a forti alti e bassi. Segno che l’argento è un investimento non privo di rischi.

Le Borse nonostante i loro crolli sono state molto più costanti di oro e argento nel generare i loro risultati. Già l’oro appare ballerino, ma l’argento ancora di più, e infatti siamo ancora ben sotto i picchi di 10 anni fa. Insomma, come bene rifugio siamo ben al di sotto degli standard di sicurezza che si potrebbe attendere un buon padre di famiglia.

Ecco cosa fare con l’argento

Nel momento in cui scriviamo (lunedì mattina 1/2/2021) l’argento è balzato con forza di circa il 10% rispetto ai prezzi di venerdì, spinto dagli utenti di Reddit come è successo per Gamestop (vedi sul nostro sito). Se vuoi emulare le gesta dei nerdini di Reddit acquistando argento ricorda, però, che questo risulta già di suo un investimento molto ballerino; ci sono anni in cui ha perso il 40% del suo valore come nel 2014 e anni in cui ha messo su anche il 70% come nel 2011. La speculazione per emulare i cavalieri di Reddit aggiunge rischio a rischio.

In questo contesto preferiamo, quindi continuare a consigliarti piuttosto che l’argento di investire qualcosina in oro (parliamo di un 10% del tuo patrimonio come una quota extra portafoglio) con l’Etfs gold bullion securities (142.87 euro; Isin GB00B00FHZ82) che resta la nostra prima scelta; le alternative sono Royal mint physical gold (15,27; Isin XS2115336336) e Invesco physical gold (148,18 euro; Isin IE00B579F325).

A Piazza Affari sono quotati alcuni Etc dedicati all’argento: Wisdomtree Silver (22,225 euro; Isin GB00B15KY328), Wisdomtree Physical Silver (20,87 euro; Isin JE00B1VS3333) e Sg Etc Silver Collateralized (59,77 euro; Isin XS1526242711). Non li consigliamo al buon padre di famiglia perché non vediamo presupposti fondamentali per farlo. Solo uno speculatore spregiudicato può buttarcisi sopra conscio di tutti i rischi. Preferiamo JE00B1VS3333.