Nello scorso numero di AF ti abbiamo parlato di equity crowdfunding e del beneficio fiscale che puoi avere investendo in Pmi e startup innovative. Oggi entriamo nello specifico, e ti parliamo di una società che fa parte di questa categoria e che, proprio in questo periodo, ha attivato una campagna di crowdfunding. Non è l’unica, ma la sua idea di business ci ha incuriosito, e, in un periodo in cui la sostenibilità ambientale è divenuta una priorità, abbiamo pensato di prenderla in considerazione.
Sostenibilità, circolarità e innovazione…
… questo è il motto della giovane società The Circle (è nata nel 2017), che opera nel settore della coltura acquaponica – vedi più avanti nel testo. L’attività di The Circle si divide tra la produzione agricola di erbe aromatiche e insalate destinate alla ristorazione di alto livello (oggi serve circa 100 ristoranti), la produzione di vasetti di pesto destinati alla vendita al minuto – hanno aperto di recente uno shop online sul sito – e lo sviluppo di tecnologie legate alla coltura acquaponica e la loro vendita ad altre aziende.
Attraverso la raccolta di crowfunding The Circle si impegna a raccogliere da un minimo di 100.000, a un massimo di 500.000 euro da reinvestire nello sviluppo della società. Puoi partecipare a partire da un minimo di 400 euro.
Una società giovane, ma non a corto di liquidità
I conti di The Circle – su https://www.backtowork24.com/ sono disponibili i dati del 2018, 2019 e il pro forma 2020, oltre al piano di investimento per il futuro – mostrano una società con ricavi in continua crescita, più rilevante dal 2018 al 2019, se non si tiene conto dei numerosi finanziamenti ricevuti, e che ha chiuso tutti gli esercizi in utile, anche se talvolta modesto (parliamo di poco meno di 8.000 euro, per esempio, nel 2019 e poco più di 30.000 nel 2018). Attenzione ai dati 2020: se ci fermiamo all’ultima riga del bilancio vediamo un utile di 189.827 euro, quindi potremmo pensare a una crescita molto marcata rispetto al 2019.
Questo dato, però, incorpora contributi, tra cui uno europeo, pari a 189.408 euro che coprono praticamente tutto l’importo dell’utile. Questo fatto può anche essere considerato un elemento positivo: la società ottiene contributi a fondo perduto perché il progetto è considerato interessante.
In ogni caso, anche in un anno difficile come il 2020, The Circle, i cui ricavi dipendono per circa la metà dalle vendite ai ristoranti, è riuscita a reggere il colpo. Senza tener conto dei contributi, i ricavi sono diminuiti solo del 2% rispetto al 2019. La società, in base ai conti 2020, ha comunque liquidità più che sufficiente per pagare i propri debiti a breve termine.
Nel tempo ha fatto continui investimenti in terreni e tecnologia, secondo le possibilità di una piccola start up, ma, per dare una svolta vera all’attività, ha bisogno di nuovi capitali, che è quello che si propone di fare con la raccolta di nuovi capitali.
Un progetto molto ambizioso
Investendo su The Circle punti su un progetto estremamente ambizioso, come sempre per gli investimenti in start up innovative. Con il denaro raccolto attraverso l’equity crowfunding, ipotizzando di raggiungere la cifra massima, 500.000 euro, la società si propone di aumentare il numero di serre di proprietà e di macchinari (passando da un valore di poco superiore a 50.000 euro nel 2020 a circa 2 miliardi e 800 mila euro nel 2025), di assumere più personale (dagli 8 dipendenti attuali a 51 nel 2025), di espandere la produzione di pesti (dai 12.000 barattoli previsti per il 2021 a 120.000 nel 2025) e di servire sempre più ristoranti (dai 100 attuali a 1.000 nel 2025). Il tutto con una previsione di crescita in 5 anni (CAGR, vedi a fianco) media dichiarata del 38% annuo a regime; per fare un confronto, quella di Amazon, sempre su 5 anni, è di circa il 40% (dati Reuters). Tieni presente che, comunque, l’apporto di sostanziosi contributi europei resta una parte importante nei conti prospettici di The Circle anche in caso di esito positivo della raccolta di crowdfunding.
Da tenere bene in mente prima di investire
Il nostro obiettivo, qui, non è certo quello di affossare un investimento, ma solo di rendere ben consapevole chi è tentato di puntarci su dei suoi rischi e dei suoi limiti. Tirando le somme, deve esserti chiaro che, se punti su The Circle, stai scommettendo sul successo e sulla diffusione capillare di tecnologie agricole innovative. Cosa di non secondaria importanza, inoltre, scommetti anche sulla crescita, nelle persone, della consapevolezza della necessità di usare tecniche di coltivazione rispettose dell’ambiente, tanto da far aumentare in modo sensibile la domanda per prodotti oggi di nicchia.
Non stiamo qui dicendo che ciò non accadrà, ma potrebbe non accadere nei tempi previsti dalla società, o con lo stesso tasso di crescita ipotizzato da The Circle. In parole povere, c’è possibilità concreta che l’investimento potrebbe non rendere quanto pubblicizzato dalla società, ma molto meno. Inoltre, ricorda sempre che se partecipi alle operazioni di equity crowdfunding diventi socio della società in cui investi e, quindi, non hai nessuna garanzia di vederti restituito il capitale investito, nemmeno in parte. Noi non seguiremo l’andamento dell’operazione.
Vantaggi fiscali solo se tieni per tre anni
Se investi in Pmi o start up innovative hai diritto a un bonus fiscale del 50%, ma solo se tieni in tasca il tuo investimento per almeno tre anni, e posto che quest’agevolazione fiscale valga anche in futuro. In caso contrario, niente bonus.
Un investimento difficile da liquidare
Tieni presente, poi, che la difficoltà di uscire dall’investimento vendendo le quote in tuo possesso è concreta, non esistendo un mercato regolamentato su cui cederle. Su https://www.backtowork24.com/ trovi una bacheca di compravendita di quote di altre società, ma, in pratica, devi trovarti tu l’acquirente e, altra cosa non semplice, contrattare il prezzo di cessione.
The Circle afferma di voler approdare in Borsa entro i prossimi 8 anni: ottima cosa per te che vuoi investirvi, perché così potresti avere la possibilità di veder valorizzato sul mercato azionario il tuo investimento – e, nel caso, vendere molto più facilmente.
Devi però essere consapevole che questo potrebbe non accadere, o che potrebbe non andare come speri. In conclusione, resta valido quanto detto la scorsa settimana per il crowdfunding. È un investimento non adatto al buon padre di famiglia e solo uno speculatore molto scafato, consapevole di limiti e delle problematiche di questi investimenti, può pensare di puntarci su qualcosa.
Coltura acquaponica, cos’è?
Si tratta di un sistema di coltivazione di agricoltura biologica – nel caso di The Circle di piante aromatiche e insalate, ma può essere usato anche per altri vegetali – che sfrutta un sistema di pratiche agricole di riciclo d’acqua per bagnare le piantine, risparmiando sul consumo, e anche sui fertilizzanti, e quindi sull'impiego di sostanze chimiche, grazie all’intervento dei pesci nelle vasche collegate che lo forniscono direttamente. L' azienda agricola risparmia così risorse naturali, promuove la biodiversità vegetale, con metodi di coltivazione eco compatibili per migliorare la qualità della vita attuale, salvaguardare le generazioni future attraverso lo sviluppo sostenibile.
Si risparmia anche sullo spazio, dato che le piantine sono collocate in vasetti appesi a grandi spalliere. L’energia solare garantisce il ricircolo di acqua, il funzionamento dei filtri ecc ecc. I pesci, storioni, carpe koi, gamberetti d’acqua dolce sono adatti al consumo umano.
Competitor e Covid minacciano The Circle
Come detto prima, una fetta importante dell’attività di The Circle è legata alla ristorazione. Circa l’80% del mercato è in mano a un altro competitor, Longino & Cardenal, e non è scontato che The Circle riesca a surclassarla. Inoltre, dipende anche dalla ripresa a pieno regime dell’attività di ristorazione, minacciata non solo dalle restrizioni attuali legate alla pandemia, ma anche all’inevitabile periodo di ristrettezze che ne seguirà.
Importante: per legge alle start up innovative, categoria di cui The Circle fa parte, è vietato distribuire utili finché rientrano sotto questa definizione (start up innovative), il che può essere fino a 5 anni dalla loro creazione. Non aspettarti quindi di ricevere un dividendo subito.