Virgin galactic (44,94 Usd; isin US92766K1060)
L’unica società per ora quotata in Borsa dedita al turismo spaziale è la Virgin Galactic. Come vedi nel grafico Oscillazioni supersoniche, nel 2021 le azioni hanno fatto di tutto. Prima c’è stata una corsa sfrenata fino a metà di febbraio, complice un generale momento di euforia per i titoli dello spazio dovuto anche alle indiscrezioni del lancio di nuovi Etf sul settore (significa che devono comprare le azioni e questo fa bene ai prezzi delle azioni coinvolte). Poi c’è stato un progressivo calo, complice anche l’assenza di notizie sui test di volo della società, necessari per far partire l’offerta di turismo spaziale. Poi, da fine maggio, un forte recupero legato al successo di un nuovo test di volo, fino all’esplosione di quasi il 40% nella sola giornata del 25 giugno dopo che le autorità americane hanno concesso al gruppo l’autorizzazione definitiva a portare i civili a spasso nell’orbita terreste. Che fare ora con le azioni? Come ti avevamo detto quando ti abbiamo dato la speculazione a inizio febbraio (vedi Altroconsumo Finanza n° 1400), il movimento del titolo è stato legato alle notizie sui test di volo: appena sono arrivate quelle positive le azioni sono schizzate. Il mercato sembra, però, procedere velocemente all’incasso: nella giornata del 2 luglio, dopo la notizia che il patron della società volerà nello spazio prima di quello di Amazon, le azioni hanno aperto subito con un progresso del 23% rispetto al prezzo di chiusura della giornata precedente, ma poi hanno chiuso la giornata con un progresso di “solo” il 4%. Una fetta delle notizie positive è ormai scontata dai prezzi attuali, quindi non consigliamo di scommetterci su ora. Se le hai, puoi mantenerle scommettendo che il test di volo del patron vada bene e che la società possa aumentare il ritmo dei test in modo da anticipare i primi viaggi spaziali dei clienti. Attenzione: al primo test ritardato (o peggio ancora fallito) le azioni rischiano una mazzata anche superiore al 50% in una sola giornata. Inoltre, la società è in rosso e lo resterà a lungo: la lista dei civili intenzionati a viaggiare intorno allo spazio non sembra allungarsi. Non sono azioni per il buon padre di famiglia.
Iridium Communications (39,23 Usd; Isin US46269C1027)
Non ci sono solo i viaggi: lo spazio diventerà sempre più protagonista delle nostre vite anche per effetto dei segnali satellitari che ci permetteranno di essere sempre più connessi. Una delle società che gestisce alcuni satelliti nell’orbita terrestre per le telecomunicazioni è la Iridium Communications. Dal consiglio speculativo di febbraio (vedi Altroconsumo Finanza n° 1400) le azioni non sono andate bene (-20,4%; -18,3% in euro): complice il rallentamento delle ripartenze – la società offre bande di connessioni che sono adatte soprattutto per chi viaggia, per esempio, in mare – quell’obiettivo di una crescita dei ricavi del 15% annuo su cui scommettevi per ora non si è realizzato, anche se la società ha chiuso il 2020 con utili industriali (ebitda in termini tecnici) in crescita di circa il 7% rispetto al 2019 e con una perdita ridotta di due terzi rispetto a quella del 2019. Noi crediamo che con la progressiva uscita dalla pandemia e con la sempre maggiore diffusione degli oggetti “intelligenti” (quelli connessi a internet) la società abbia la possibilità di far fruttare gli investimenti sui satelliti fatti negli anni scorsi e ottenere buoni risultati. La scommessa resta molto rischiosa – anche perché sui satelliti incombe la concorrenza del patron di Tesla – ma si può ancora fare. Non sono azioni per il buon padre di famiglia.
Le VG Acquisition e chi porta i satelliti in orbita
VG Acquisition era la società che avrebbe potuto “incorporare” e portare in Borsa la società Virgin Orbit, che fa missili per il trasporto dei satelliti nello spazio. Come, però, ti avevamo detto su Altroconsumo Finanza n° 1403, così non è andata e la società ha acquisito – e si è trasformata – in 23andMe (10,93 Usd; Isin US90138Q1085), società che fa test per il DNA. Già allora ti avevamo detto di vendere le VG Acquisition: il consiglio vale ancora adesso sulle 23andMe. Ora la Virgin Orbit potrebbe arrivare in Borsa fondendosi con la società NextGen Acquisition II (10,47 Usd; Isin KYG653171028): nonostante le indiscrezioni queste azioni non si sono mosse molto. Del resto, lo sbarco potrebbe arrivare in ritardo rispetto a quello di altri concorrenti: per esempio Rocket Lab, che fa missili vettori, ha già trovato l’accordo per arrivare in Borsa fondendosi con le azioni Vector Acquisition (11,39 Usd; Isin KYG9442R1267). Queste ultime, dopo un brusco guadagno di poco meno del 40% nel giorno dell’annuncio dell’accordo, hanno ripiegato e non sembrano meritevoli, al momento, di una scommessa. Non comprare né le NextGen Acquisition II, né le Vector Acquisition.
Gilat (9,95 Usd; Isin IL0010825102)
Ragionamenti analoghi a quelli fatti per le azioni Iridium possono essere fatti per le azioni Gilat, società che sviluppa ricevitori dei vari segnali satellitari. Le azioni, dal nostro consiglio speculativo di inizio febbraio (vedi Altroconsumo Finanza n° 1400), hanno perso il 12,9% (-10,4% in euro) perché alcune attività della società, come quelle legate ai ricevitori per permettere la navigazione su internet sui voli di linea, hanno sofferto per il prolungarsi della pandemia, non permettendo alla società di tornare in utile, che era ciò su cui si scommetteva – sia i ricavi del quarto trimestre 2020, sia quelli del primo trimestre 2021 sono risultati persino in calo rispetto ai corrispondenti periodi dell’anno precedente.
Crediamo, però, che con le progressive riaperture la società abbia la possibilità di ritrovare la crescita e di ritrovare il favore del mercato. Come nel caso della Iridium una scommessa ci può ancora stare, ma i rischi restano elevati – il traffico aereo rischia di essere ulteriormente rallentato dalla variante delta del coronavirus. Anche in questo caso il titolo non è comunque adatto al buon padre di famiglia.
Tutto lo spazio in una mano
Sempre nell’analisi d’inizio febbraio (vedi Altroconsumo Finanza n° 1400) ti avevamo segnalato anche l’Etf Procure Space Etf (31,12 Usd; Isin US74280R2058) che ha in pancia non solo tutte le società di cui abbiamo parlato nei paragrafi precedenti, ma anche altre che in qualche modo hanno a che fare con i segnali dallo spazio – per esempio, quelle che usano i satelliti per migliorare le attività agricole o alcune del settore della Difesa che, per esempio, realizzano componenti per le navicelle spaziali. Da allora è andato bene, salendo del 14,2% (+17,7% in euro) rispetto al +11,4% delle Borse mondiali sullo stesso periodo. Allora, però, questo Etf aveva un problema: era quotato solo sulla Borsa di New York e, quindi, poneva complicazioni di carattere fiscale. Da pochi giorni, però, lo stesso Etf è arrivato in versione “armonizzata” anche sulla Borsa di Milano e quindi non comporta quei problemi di carattere fiscale del gemello su New York: il nome è lo stesso, il prezzo è in euro (6,792 euro) e l’Isin è IE00BLH3CV30. Può essere ancora acquistato per una scommessa sul fatto che le attività spaziali faranno sempre più parte della nostra vita: se vuoi farla compralo a Milano. Se avevi già acquistato quello a New York, puoi scegliere se tenerlo o venderlo e comprare questo su Milano: se scegli quest’ultima strada, dovrai comunque compilare la dichiarazione dei redditi per quanto ottenuto nel 2021 (è dunque la dichiarazione che dovrai fare l’anno prossimo).
Il patron di Amazon viaggerà a bordo della navicella Blue Origin, società che, però, non è quotata in Borsa e su cui, dunque, non puoi investire. Stessa situazione per SpaceX, la società di vettori spaziali del patron della Tesla.
Tra il venerdì del +40% e il venerdì della notizia del volo del suo patron, le Virgin Galactic hanno ripiegato molto: speculatori di breve termine hanno chiuso la scommessa per non attendere l’esito degli altri test. Aspettati oscillazioni notevoli anche in futuro se mantieni le azioni. Dal primo consiglio speculativo, sono in attivo dell’1,5% (+4,1% in euro), dal secondo (vedi Altroconsumo Finanza n° 1403) sono sotto del 12,2% (-10,1% in euro).
Iridium ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un progresso dei ricavi limitato all’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma ha visto la perdita ridursi da 0,24 a 0,04 Usd per azione. Se vuoi fare la scommessa le azioni si comprano sulla Borsa di New York.
Il proprietario di Virgin Orbit è lo stesso di Virgin Galactic – come intuibile dal nome delle società.
Oscillazioni supersoniche
Gli alti e bassi delle Virgin Galactic (grassetto; base 100) nella prima parte del 2021 sono stati impressionanti e fanno sembrare “addormentate” sia il resto delle azioni delle aerospazio (linea sottile), sia il resto delle Borse mondiali (linea di peso intermedio). Non deve sorprendere perché l’investimento è meramente speculativo: una scommessa secca sul buon (e rapido) esito dei testi di volo. Aspettati ancora oscillazioni del genere.
Gilat è una società israeliana: come, però, spesso accade per le società di questo Paese, il listino principale di scambio è New York. Se vuoi fare la scommessa è sulla Borsa americana che devi comprare queste azioni.
Gli andamenti riportati nel grafico sono in dollari Usa e i dati per costruirlo sono forniti dalla società Refinitiv.
Su Altroconsumo Finanza n° 1400 ti avevamo detto che era previsto il lancio di un altro Etf legato alle attività spaziali: in effetti è arrivato, si chiama Ark Space Exploration and Innovation (20,96 Usd; Isin US00214Q8078), ma ha un po’ deluso le attese – in pancia ha titoli tipo Netflix, legati non proprio direttamente alle attività spaziali. Inoltre, per ora, è quotato solo a New York e non è “armonizzato”. Non lo consigliamo.