La notizia l’avrai letta già sui giornali: maggio è iniziato malissimo per le criptovalute. Il BitCoin, che il 30 aprile valeva oltre 38,000 dollari, è crollato in pochi giorni sotto quota 29.000 dollari perdendo circa un quarto del suo valore (ora è a 29.176,7 dollari Usa). Scivoloni analoghi hanno toccato le principali altre criptovalute. Il motivo è stato il crollo di TerraUsd e LunaUsd. Vediamo di che si tratta e perché è importante parlarne.
TerraUsd è una valuta legata al mondo dei prestiti decentralizzati, legata a un protocollo chiamato Anchor.
Del BitCoin ti abbiamo detto e stradetto, ma c’è un punto importante da recuperare, la domanda di fondo: è una vera moneta o no? La risposta dipende dalla risposta alla domanda: svolge le tre funzioni della moneta? In tabella qui sotto ti diamo la nostra risposta e come puoi vedere uno dei problemi fondamentali del BitCoin per cui non ne possiamo parlare come di una vera e propria moneta è che non ha un valore fisso. E questo problema non è solo del BitCoin, ma di molte criptovalute. Di tutte? No, alcune sono state studiate per non averlo. Sono dette stablecoin e hanno un cambio fisso (di solito col dollaro). Com’è stato possibile crearle? I metodi sono due: uno è quello di collateralizzarle, cioè per ogni pezzo di queste criptovalute, chi le emette ha in tasca una certa quantità di soldi veri o di titoli. Di fatto sono come dei fondi comuni monetari. Il problema è che un fondo è un prodotto finanziario consolidato e super vigilato dalle autorità. Le criptovalute sono tutt’altro. Il secondo metodo per stabilizzarle è usare algoritmi specifici che ne calmierano il prezzo. È il sistema usato per TerraUsd. TerraUsd è una stablecoin che doveva valere 1 dollaro. Ad essa è affiancata LunaUsd, una criptovaluta ballerina per gli speculatori su cui venivano scaricati alti e bassi di TerraUsd. Senza entrare nel dettaglio tecnico questo era possibile per una sorta di gioco di vasi comunicanti, per cui quando TerraUsd saliva il suo apprezzamento veniva scaricato tutto su LunaUsd (un po’ come il troppo pieno che scarica l’acqua in eccesso delle dighe), quando TerraUsd scendeva il suo livello di parità col dollaro veniva rabboccato grazie a LunaUsd. Un giorno questo meccanismo, come una molla che tiri troppo e si deforma in modo irreversibile, ha smesso di funzionare: le fluttuazioni di TerraUsd hanno consumato completamente il cuscinetto di riserva di LunaUsd.
Le criptovalute, come il BitCoin o l’Ethereum, sono molto ballerine e questa è una caratteristica che piace agli speculatori. Il problema è che, in questo genere di operazioni, chi specula non le mantiene per tempi lunghi, ma ha intenzione di fare frequenti compravendite. Nel caso delle criptovalute la vendita potrebbe significare la conversione per esempio in dollari, e questo processo richiede tempi non immediati e comporta dei costi. Le stablecoin permettono di disinvestire dalle criptovalute ballerine non uscendo dal mondo delle cripto, e quindi evitando la conversione in dollari, euro… e i relativi costi.
IL BITCOIN SVOLGE LE FUNZIONI DI UNA MONETA? | |
---|---|
È una riserva di valore? | Nì. Il BitCoin è strutturato in modo da avere un numero massimo di pezzi che possono essere emessi, quindi, come l’oro, è una buona riserva di valore di fronte al carovita. Tuttavia, il suo valore di mercato molto ballerino mette un po’ in dubbio questo suo uso. Inoltre, non avendo né un valore intrinseco tradizionale e d’uso come l’oro, né un riconoscimento legale come l’euro, si regge solo su una convenzione che potrebbe benissimo perdersi. |
È un mezzo di scambio? | No. Il BitCoin impiega troppo tempo per processare una transazione, quindi è scomodo, poi il suo valore in termini di altre valute è così soggetto ad alti e bassi che è difficile fissare i prezzi in BitCoin. |
È usata per stabilire i prezzi? | No. Il BitCoin è troppo volatile per permettere di fissare prezzi stabili. |
Quindi TerraUsd è crollata e venerdì 20 maggio era sotto i 7 centesimi di dollaro, e LunaUsd è scesa a un valore pari a zero, virgola zero zero zero…
Un primo problema importante messo in luce in questo caso è la sfiducia: molti negli Usa avevano messo soldi in TerraUsd e son rimasti sul lastrico. Questo fa capire che sotto le cripto a volte non c’è nulla, e che quando c’è qualcosa (per esempio uno strumento di pagamento, una tecnologia) può essere ancora troppo poco per garantire loro un futuro “stabile”.
Tutte le regole del mondo dell’economia sono confermate. Per attirare gente su TerraUsd venivano offerti tassi d’interesse anche al 20% sui depositi. Ora, se io ho una forma di investimento priva di rischio perché di fatto equivalente all’acquisto di dollari, che mi offre tassi sei o sette volte superiori a quelli offerti dai titoli di Stato Usa, qualcosa non quadra. O quei tassi sono eccessivi (e quindi devono scendere per la legge della domanda e dell’offerta), oppure mi dicono che il mio investimento non è affatto privo di rischio. In questo caso è stata la seconda possibilità. E questo ha mandato in subbuglio un po’ tutte le criptovalute.
Per esempio, dopo quanto è successo i mercati hanno tentato di saggiare la stabilità del Theter (stablecoin collateralizzata con dollari) che dall’estate 2018 viaggia sul dollaro di quotazione in maniera piuttosto stabile e che l’11 maggio è scesa sotto 0,996 dollari e ora è intorno ai 0,999 dollari. Theter ha resistito ed è stato detto che è collateralizzato in maniera sufficiente. Quindi la tempesta perfetta sulle cripto per ora non c’è stata. Resta, comunque, forte la richiesta di una regolamentazione del settore di cui ti abbiamo parlato tempo fa. Ti confermiamo il nostro parere: le criptovalute non sono adatte al buon padre di famiglia. Se proprio vuoi “giocarci” utilizza, almeno, un prodotto che diversifichi su più criptovalute in modo da attenuare, per quanto possibile, i rischi, come ad esempio WisdomTree Crypto Market (3,49 euro; Isin GB00BMTP1626), quotato allo Xetra.
Alcune criptovalute sono collateralizzate con altre criptovalute.
Non ti consigliamo le criptovalute, ma sappiamo che ti potrebbero comunque interessare. In tal caso preferisci un prodotto finanziario quotato su un mercato regolamentato perché ti muovi in un contesto con più garanzie. Attenzione: questo non ti evita perdite. Per esempio, in Svizzera sono quotati diversi prodotti targati 21shares dedicati alle criptovalute. Il crollo di TerraUsd ha fatto sì che anche 21SHARES Terra ETP (0,0029 franchi svizzeri; Isin CH1145931015) crollasse da prezzi oltre i 20 franchi svizzeri a valori inferiori a un centesimo. Insomma, le garanzie ci sono, ma se il prodotto implode, il rischio di perdere tutto resta. Preferisci in ogni modo un prodotto che diversifica su più criptovalute.