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Arriva un’altra startup che ti permette di investire in startup: iNSQUARED
8 mesi fa - lunedì 6 giugno 2022

crowdfunding
Il mondo del crowdfunding nel 2021 ha avuto un boom. Lo avrai senz’altro capito da tutti gli articoli che gli abbiamo dedicato in questi mesi, e una conferma indiretta viene da una ricerca di EY citata nel business plan della società che stiamo per esaminare (iNSQUARED) dove si dice che nel 2021 in Italia in operazioni di venture capital (vedi a lato) sono stati raccolti oltre 1,2 miliardi di euro contro i quasi 570 milioni del 2020, anno peraltro già in ripresa dopo un 2019 in contrazione (367 miliardi contro i circa 450 del 2018). Alla base di questo fenomeno è possibile ipotizzare da un lato l’elevata liquidità in circolazione in Europa, dovuta alla politica generosa della Bce, dall’altro alla crescente difficoltà di trovare soluzioni di investimento interessanti. Non da ultimo dobbiamo anche ammettere che a livello più popolare l’equity crowdfunding sembra oramai un mondo maturo. Bene, potremmo dire, perché gli investimenti in società innovative sono il sale della crescita della produttività, unico vero volano per la crescita economica di un Paese. Tuttavia non possiamo non parlare del rovescio di questa medaglia, ossia al fatto che non tutte le innovazioni trionfano. Per chi investe si tratta di un segmento assai redditizio, ma… pericoloso.
Tra fai da te e fai per me
Da tempo noi seguiamo alcune startup per aiutarti a muoverti in questo mondo. Siamo però consci del fatto che possiamo solo darti delle dritte e che molto spesso si tratta di scommesse secche, in cui si può guadagnare tanto o perdere anche tutto. Un modo per abbattere il rischio passa, ovviamente, per la diversificazione (vedi articolo successivo) su più investimenti. Con quote minime spesso dai 500 euro in su il crowdfunding si presta a una diversificazione assai limitata per chi non ha portafogli corposi da investire. Un modo per ovviare a questo problema consiste nella scelta di società che scelgano per te i crowdfunding su cui puntare e lo facciano in un portafoglio diversificato. Di una di queste ti abbiamo parlato nel n° 1435. Si tratta di Investinit (www.invest-in-it.com/) che allora aveva investito in Satispay (fintech pagamenti via smartphone), Lampoo (vestiti usati), Weroad (agenzia di viaggi digitale) e Biogenera (farmaci biotech). Nel frattempo si sono aggiunte Insoore (settore assicurativo), Radicalbit (analisi dei dati), Macai (spesa online), AB&Co (alimentare flexitariano), e una medtech che non hanno ancora specificato, in un percorso che li vuole portare a completare il loro portafoglio da qui al 2023. L’aumento di capitale che ci aveva offerto l’occasione per parlarne si è chiuso con 97 sottoscrizioni e oltre 500.000 euro raccolti.
La sottoscrizione aperta ora
Investinit non è però più l’unica società del settore, perché iNSQUARED promette di fare lo stesso. Al momento ha in portafoglio già 15 startup e a regime vuole arrivare ad averne 25. La raccolta attuale (sottoscrizione minima di 500 euro) verrà investita per lo più in nuove acquisizioni (per il 52% se raggiunge l’obiettivo minimo di 80.000 euro, per il 67% se ne raccoglierà 350.000 euro). Nel 2024, costruito questo portafoglio, iNSQUARED intende fare un nuovo aumento di capitale per investire sulle più promettenti tra le aziende in portafoglio, in modo da valorizzarle. La possibilità di disinvestire da iNSQUARED è prevista dal 2028 in poi. Ma che cosa ha già in portafoglio? Vediamolo insieme. Dal 2018 ha: Rentopolis (immobiliare), Govolt (consegne a domicilio), Trusters (immobiliare) e GhostWriter (pubblicità con intelligenza artificiale). Dal 2019 ci sono: FooxEat (aggregatore di consegne a domicilio, è l’unico investimento in portafoglio che risulta azzerato e la startup non risulta più attiva online), VitaMeals (piatti pronti), Criptomining (mining criptovalute), 24 Max (selezione mutui), Touch Menu (apparecchi touch screen per negozi), Keesy (self check-in per hotel). Dal 2020 ci sono Cii2 (società che investe in startup) e Startup Wise Guys (acceleratore di startup). Nel 2021/22 abbiamo Sempli Farma (personalizzazione dei blister dei medicinali), Qodeup (ristorazione) e CovKill (sanificazione ambienti). Se guardi il business plan ti potrai fare una idea di quali di questi investimenti al momento risultano essere cresciuti, quali sono azzerati (il citato FooxEat) e quali al momento non ancora valorizzati in crescita (Touch Menu, Keesy, Qodeup e CovKill). Dal canto nostro osserviamo che le scelte sono particolarmente esposte su settori come immobili e ristorazione. Il crowdfunding di iNSQUARED può interessare solo a chi intende affacciarsi al crowdfunding lasciando che siano altri a decidere al posto suo i cavalli su cui puntare. Il successo (o meno) di queste startup dipende in larga parte anche da come andrà l’economia; con il rialzo dell’inflazione e dei rendimenti sui titoli di Stato i prossimi anni promettono di non essere facili. In altri termini è una scelta molto rischiosa a cui dedicare solo cifre che ci si può permettere di perdere.
Il venture capital è l’attività di investimento in società non quotate in una fase di lancio iniziale. È imparentato con il private equity che è l’investimento in aziende non quotate per fare soldi con la rivendita delle quote a prezzi più alti.
In tema di private equity ti abbiamo consigliato in passato Xtrackers lpx private eq swap ucits Etf (89,70 euro; Isin LU0322250712), su cui il consiglio è mantieni dal n° 1440. È un Etf che investe nelle società che fanno private equity che, rispetto ai massimi di novembre 2021 quando è arrivato a toccare i 117,36 euro (il 22/11/21) ha perso molto terreno, sulla scia delle Borse mondiali, ma con in più l’aggravante di investire in un segmento rischioso. Se lo hai già lo puoi mantenere, conscio del rischio maggiore rispetto a un normale investimento in azioni mondiali.