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Mollo tutto e vado in Bulgaria?
4 mesi fa - lunedì 15 maggio 2023In passato si è parlato molto di Bulgaria come meta low cost per i pensionati italiani. In realtà gli iscritti all’Aire residenti nel Paese sono meno di 3.000, quindi se ne parla più di quanto spesso ci si vada. Il vantaggio veramente grosso della Bulgaria è che la vita costa molto meno che da noi. Secondo le statistiche del 2021, prima dell’ultima fiammata inflazionistica, ristoranti, energia e arredamento costavano circa la metà che in Italia, i trasporti pubblici costavano 3/5 rispetto a noi, alcolici, cibo, tabacco e vestiti oltre un quarto in meno. Poco più cari che da noi solo elettronica e apparecchi per la casa. I prezzi degli immobili sono un altro grande vantaggio: siamo in molti casi poco sopra i 1.000 euro al metro quadro anche in località sul mar Nero, dove, quindi, il clima è migliore. Per intenderci in località di mare come Burgas e Varna abbiamo temperature medie di 1-2° a gennaio e di 23° a luglio e agosto, contro un dato che per Sofia varia da -2° medi a gennaio a 20° in estate. Ciò significa che, se siete freddolosi, dovrete tenere acceso il calorifero (e sostenere la relativa spesa) per più mesi l’anno (a Burgas, per esempio, le temperature minime sono di 11° ancora a maggio).
La situazione riguardo alla sicurezza è buona, così come la sanità è soddisfacente (vedi www.viaggiaresicuri.it/find-country/country/BGR). Ricordate, poi che se non ci trasferite la residenza (ma ci andate solo per alcuni mesi l’anno), restate comunque iscritti alla sanità italiana. Perché stiamo parlando di questa possibilità? Perché, anche se vi trasferite in Bulgaria, a meno che non siate cittadini bulgari, pagate comunque le tasse in Italia, quindi vantaggi fiscali come in altre mete non ve ne sono. Ne parliamo nel riquadro qui a fianco. Morale: la Bulgaria può essere una meta interessante per sfruttare al massimo la pensione, ma se non amate il freddo vi offre una soluzione solo per alcuni mesi l’anno. n
Su https://climateknowledgeportal.worldbank.org/country/bulgaria/climate-data-historical puoi vedere che il clima balcanico rende la Bulgaria un luogo adatto a chi ama il fresco e non teme di sostenere elevate spese di riscaldamento (ma il costo dell’energia è più basso che da noi).
Il trattato contro la doppia imposizione tra Italia e Bulgaria fu firmato nel 1988 e ratificato nel 1990, quando ancora era la Repubblica popolare di Bulgaria, quindi, non deve stupire che il concetto di residenza fiscale sia un po’ diverso dal solito. All’articolo 1 recita: Ai sensi della presente convenzione l’espressione “residente in uno stato contraente” designa […] per quanto riguarda la Repubblica Popolare di Bulgaria, qualsiasi persona fisica che possiede la cittadinanza bulgara. Vedi www.finanze.gov.it/export/sites/finanze/.galleries/Documenti/Varie/BULGARIA_1988-Testo_G.U._ita_fr.pdf e https://servizi2.inps.it/servizi/Bussola/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualURL=%2FMessaggi%2FMessaggio%20numero%20612%20del%2018-02-2020.htm.