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Oro a 2.500 dollari l’oncia

L'oro ha toccato nuovi massimi e c'è la possibilità che si prenda una pausa di riflessione.

L'oro ha toccato nuovi massimi e c'è la possibilità che si prenda una pausa di riflessione.

Data di pubblicazione 19 agosto 2024
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L'oro ha toccato nuovi massimi e c'è la possibilità che si prenda una pausa di riflessione.

L'oro ha toccato nuovi massimi e c'è la possibilità che si prenda una pausa di riflessione.

Complici le incertezze geopolitiche e le aspettative di un taglio dei tassi negli Usa, il metallo giallo ha toccato nuovi record. Sta forse andando tutto troppo bene? 

Le ultime settimane sono state inquiete per le Borse, con alcuni alti e bassi, ma hanno comunque visto le quotazioni dell’oro crescere e toccare nuovi massimi storici, superando quota 2.500 dollari l’oncia troy. Dollaro debole e prospettive di tassi Usa in calo hanno, infatti, sostenuto il metallo giallo, mentre la piccola tempesta che a inizio agosto ha fatto tremare i mercati, ha dato nuova linfa a questo bene rifugio per eccellenza.

Non finiremo mai di ricordare che l’oro ha come principale concorrente il dollaro e quindi, quando i tassi Usa sembrano destinati a scendere (e con essi la valuta americana a essere meno forte) le cose si mettono bene per questo bene rifugio. Inoltre, sebbene il passaggio dei democratici in testa ai sondaggi per le elezioni Usa non cambi molto per le prospettive dell’oro, resta il fatto che le elezioni sono comunque un momento di incertezza, unita alla situazione mediorientale e a quella Ucraina sono altri temi a favore dell’oro.

Insomma: i prezzi sembrano già scontare la situazione positiva. Che cosa potrebbe, quindi, succedere? Che ci sia qualcosa che deluda queste attese positive. Solo per fare un esempio, tra il 22 e il 24 agosto a Jackson Hole ci sarà il consueto simposio (si tiene da poco più di 40 anni) organizzato dalla Federal Reserve Bank di Kansas City a cui sono invitati i vertici delle banche centrali mondiali. In tale occasione il linguaggio usato nelle comunicazioni sarà cruciale per gli operatori di mercato che li useranno per soppesare le proprie aspettative. Non dimentichiamo, poi, che nei primi 7 mesi dell’anno l’oro è salito del 17,3% in dollari (19,7% in euro), un dato che si confronta con il 13,6% delle Borse mondiali. Insomma, per essere un bene che non produce frutti, nel 2024 aveva già corso non poco, anche prima dei livelli toccati in questi giorni.

Per il lungo periodo non vediamo, quindi, grosse novità: continuano gli acquisti delle banche centrali dovrebbero continuare a sostenere alla lunga l’oro. Una pausa di riflessione potrebbe starci, ma non tale da cambiare i nostri consigli su questo bene d’investimento.