In Italia il gender gap c'è anche nelle pensioni

Gendere Gap pensionistico
Gendere Gap pensionistico
In Italia, il gender gap è ancora molto ampio, come testimonia la consueta analisi annuale stilata dal World Economic Forum. E il divario di genere si fa sentire in tutti i campi, compreso quello delle pensioni. Infatti, andando a guardare i dati pubblicati dalla Commissione europea, si può scoprire che il “gender gap in pension income”, che altro non è che un indice usato dalla stessa Commissione per calcolare se e di quanto esista un differenziale di genere nei trattamenti pensionistici nell’Unione europea, in Italia è al 35,6% contro il 29,5% della media europea.
Le pensionate italiane percepiscono infatti assegni pensionistici inferiori a quelli dei pensionati italiani: per la precisione, nel 2021, sempre secondo i dati della Commissione europea, la pensione media di vecchiaia per le donne è stata del 37% inferiore rispetto a quella dei pensionati uomini. Questo comporta problemi a livello scoiale, visto che circa un quarto delle pensionate italiane è a rischio povertà ed esclusione sociale.
Ma perché esiste questo gender gap pensionistico? Le motivazioni che portano le lavoratrici italiane a percepire trattamenti pensionistici inferiori sono diverse: le differenze salariali, carriere che in media sono più brevi e frammentate. Per riequilibrare questa situazione, dunque, sono necessari diversi interventi, culturali – per esempio sulle pari opportunità sul lavoro – ma anche legati al nostro mercato del lavoro: servono politiche volte a facilitare i ruoli familiari con il lavoro…
Se per superare i problemi appena citati ci vogliono interventi più strutturali e che possono richiedere del tempo, c’è però anche un modo per tamponare questo problema. Si chiama previdenza complementare. Secondo l’ultima Relazione COVIP (che fa riferimento ai dati del 2022), le donne aderiscono però alla previdenza complementare meno degli uomini (-17%). Sicuramente le retribuzioni più basse, le carriere discontinue… fanno da deterrente all’adesione, ma è comunque importante ricordare che proprio perché le pensionate italiane hanno trattamenti più bassi è ancora più fondamentale pensare a risparmiare per la pensione fin da subito, usando i fondi pensione. Possono bastare anche poche decine di euro al mese, ma versati per tanto tempo, per evitare una vecchiaia di stenti. Nella nostra sezione dedicata ai fondi pensione trovi tutte le informazioni sull’argomento.
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