- Investire
- Investimenti sostenibili
- Tassonomia: gli esperti bocciano il nucleare. Per il gas qualche speranza
Tassonomia: gli esperti bocciano il nucleare. Per il gas qualche speranza
un anno fa - martedì 25 gennaio 2022
Bocciatura per il nucleare
C’è un’inversione di marcia nell’introduzione del gas e del nucleare nella tassonomia europea delle attività sostenibili. La piattaforma sulla finanza sostenibile, cioè l’organo consultivo della Commissione europea formato da esperi di finanza sostenibile – vedi riquadro – ha infatti bocciato la proposta della stessa Commissione di annoverare tra le attività sostenibili nucleare e gas (per quest’ultimo rimane qualche spiraglio).
COS’È LA PIATTAFORMA SULLA FINANZA SOSTENIBILE?
La Piattaforma è un organo consultivo della Commissione per i gruppi di esperti. Il suo scopo principale è fornire consulenza alla Commissione europea su numerosi compiti e argomenti relativi all'ulteriore sviluppo della tassonomia. Riunisce esperti di sostenibilità leader a livello mondiale in tutti i gruppi che raccolgono le parti interessate: Gli stakeholder privati dei settori finanziario, non finanziario e aziendale, le ONG e la società civile, il mondo accademico e i think tank, gli esperti a titolo personale, così come le istituzioni pubbliche e internazionali. In totale, la piattaforma può attingere alle competenze di 57 membri e 11 osservatori.
LA QUESTIONE NUCLEARE
Secondo la Piattaforma, il nucleare non può rientrare nella tassonomia, che è un sistema di classificazione che elenca le attività economiche ecosostenibili e fornisce una definizione esatta di ciò che può essere considerato tale, perché non ne rispetta i criteri per l’inserimento. Per essere eco-compatibile, infatti, un’attività deve soddisfare tre criteri ben definiti:
1) contribuire positivamente ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali, che sono:
- Mitigazione del cambiamento climatico
- Adattamento al cambiamento climatico
- Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine
- Transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti
- Prevenzione e controllo dell’inquinamento
- Protezione della biodiversità e della salute degli eco-sistemi
2) non produrre impatti negativi su nessun altro obiettivo;
3) essere svolta nel rispetto di garanzie sociali minime (per esempio, quelle previste dalle linee guida dell’OCSE e dai documenti delle Nazioni Unite).
Il nucleare, secondo la Piattaforma, non rispetta il punto 1) perché le nuove centrali non garantiscono un fattivo contributo agli obiettivi ambientali, cioè in termini di neutralità climatica, per il 2050 e per farlo richiederebbero importanti modifiche. Inoltre, non è garantito il rispetto del criterio numero 2. Non si può infatti escludere che l’attività nucleare non danneggi uno degli altri cinque obiettivi della tassonomia (si pensi per esempio alla gestione delle scorie nucleari).
Per quanto riguarda l’investimento sul nucleare che ti avevamo proposto, ovviamente questa è notizia negativa, ma non rimette in discussione le prospettive generali del settore su cui si basava il nostro consiglio.
LA QUESTIONE DEL GAS
Il gas non è invece completamente fuori dai giochi. La Commissione aveva previsto di considerare sostenibili le centrali a gas con un certo limite di emissioni di anidride carbonica (270 grammi per kilowattora, o una media di 550 grammi per kilowattora nei prossimi 20 anni), ma gli esperti hanno deciso che il limite di emissioni deve essere di 100 grammi per kilowattora. In altre parole, il gas non è per natura non-sostenibile: dipende da quanto inquinano le centrali. Se riescono a contenere le emissioni entro i limiti richiesti, allora possono considerarsi sostenibili.