I primi sei mesi sono stati positivi per le emissioni di bond sostenibili (i cosiddetti GSSSB bond – vedi riquadro). A livello mondiale, infatti, le emissioni sono state di 526 miliardi di dollari Usa, rispetto ai 910 miliardi di tutto il 2022. Nei soli primi sei mesi di quest’anno è stato dunque emesso il 58% di quanto portato sul mercato nel 2022 e così sono confermate le stime secondo le quali il totale di emissioni di GSSSB bond potrà arrivare a 1.000 miliardi, superando così il dato nel 2022 e diventando il secondo anno con maggiori emissioni, secondo solo al 2021 – che ha segnato un record a 1.100 miliardi di dollari circa. A livello geografico a farla da padrona è ancora l’Europa, mentre tra le diverse tipologie di bond, quelli green rappresentano più della metà dei GSSSB bond emessi.
GSSSB BOND: COSA SONO
All’interno dei GSSSB bond rientrano: green, social, sustainable e sustainability linked bond. Nel computo delle emissioni vengono poi aggiunti anche i transition bond. Qui puoi approfondire le caratteristiche di queste tipologie di obbligazioni.
I bond sostenibili mondiali, dunque, hanno ripreso la loro corsa, dopo un 2022 difficile. Il rallentamento delle emissioni del 2021, che aveva fatto pensare alla fine della “moda” di questi bond, in realtà, i motivi del calo di emissioni erano ben diversi. Il 2022, dato il momento complicato dei mercati, con le obbligazioni che perdevano terreno, è stato un anno che ha visto una diminuzione di tutte le obbligazioni, non solo quelle sostenibile. Per cui, il calo delle emissioni di GSSSB bond nel 2022 è stato legato al generale calo del mercato obbligazionario mondiale. Anzi, a guardare i dati si scopre una cosa: la quota di GSSSB bond emessi sul totale mondiale nel 2022 è salito dal 12% al 13%. Questo significa che le emissioni di bond sostenibili sono calate meno di quelle dei bond tradizionali. Per cui, il 2022 non ha segnato la fine di una moda, è stato comunque migliore per i bond sostenibili che per quelli tradizionali. Passato il periodo negativo, le emissioni di questi bond sono tornate a crescere, come dimostra il 2023. E anche in questi primi sei mesi del 2023, la dinamica delle emissioni di GSSSB bond si presenta migliore di quelle tradizionali. Infatti, il totale dei bond emessi nei primi sei mesi del 2023 è inferiore ancora a quello del 2022, mentre le emissioni di bond sostenibili sono maggiori. Il risultato? La quota di bond sostenibili sul totale emesso è superiore a quella del 2022 e per tutto il 2023 è attesa attestarsi tra il 14% e il 16% (dal 13% del 2022 e dal 12% del 2021).
Questi bond sono dunque sempre più usati, da sempre più emittenti: non solo aziende private o enti sovranazionali, ma anche dagli Stati – anche il nostro Paese emette BTp green, per esempio, e così fanno altri Stati. Questi bond sono oramai una parte integrante dei mercati obbligazionari ed è quindi utile conoscerli, perché di fatto ampliano le possibilità di investimento. Infatti, questi bond non sono destinati solo a chi ha preferenze di sostenibilità, ma anche da tutti coloro che non ricercano questo aspetto: infatti, dal punto di vista rischio/rendimento, sono esattamente paragonabili a quelli tradizionali, tanto che queste tipologie di bond sono consigliate anche tra i titoli all’acquisto per replicare i nostri portafogli.