La vostra opinione sul nucleare

Analisi
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La tua voce: per il “no”…
Tra le ragioni del “no” al nucleare, spesso sono stati citati i rischi per popolazione: “Giorgio Parisi, Nobel per la Fisica, ha recentemente detto che una Chernobyl in Pianura Padana avrebbe causato milioni di morti” (Silvano); “Ancora si è impegnati a parlare di questa peste dopo la follia di Chernobyl e il disastro di Fukushima? Assolutamente da non prendere in considerazione, nessun strumento per investirci deve essere asservito a questo scopo” (Carlo). C’è chi ha argomentato il “no” con motivazioni legate alla fonte stessa: “L’energia viene prodotta modificando la materia allo stato naturale; oltre alla produzione di energia ricavata dalla modifica della materia, parte di quest’ultima viene rilasciata sotto forma di calore nell’ambiente e nell’atmosfera; lo smaltimento delle scorie: volutamente, non sono (ancora) state inserite nel ciclo di valutazione della produzione di questo tipo di energia” (Sandro). C’è chi poi ha espresso scetticismo anche sul potenziale del nucleare di “nuova generazione”: “Ritengo che il nucleare sia sostenibile solo per chi è coinvolto nella sua gestione. Trovo ridicolo che si possa riproporre il nucleare, anche ammantato di “nuovo nucleare”. A meno che, senza che la stampa se ne sia accorta, non sia entrato in funzione un reattore a “fusione”. Questo sì, credo e spero, sarebbe il nuovo nucleare. Ma se non sbaglio se ne parla da più di 50 anni ma pochi risultati sono stati raggiunti” (Franco).
C’è chi non ha trovato spunti d’investimento, ma ha comunque apprezzato l’analisi: “Ho letto attentamente l'articolo sul numero di Altroconsumo Finanza n° 1435 e lo ho trovato davvero interessante ed esaustivo, non fornisce spunti di investimento per il mio profilo, ma davvero volevo farvi i complimenti” (Adriano).
… e per il “sì”
C’è anche, però, chi vede nel nucleare l’unica soluzione possibile: “Ritengo che il nucleare sia assolutamente sostenibile. Anzi, per ora non vedo alternative da affiancare alle rinnovabili per raggiungere la decarbonizzazione. Il nucleare sfrutta l’uranio, che è vero che non è una risorsa rinnovabile, ma almeno non emette gas serra. Il nucleare non è tutto rose e fiori, costa e implica procedure di sicurezza importanti, non è la gallina dalle uova d’oro, ma è – secondo me – l’unica fonte di energia da affiancare alle rinnovabili che sono per definizione aleatorie” (Andrea); “Sono fermamente convinto che l'energia nucleare sarà l’unica via d'uscita per la produzione di energia green” (Christophe).
Come per ogni forma di investimento che suggeriamo, la scelta finale sta a te, sulla base delle tue esigenze, del tuo patrimonio e dei tuoi principi.
Europa verso il sì, consigli confermati
La spaccatura nei commenti riflette quella nel nostro Parlamento dove si sono susseguite mozioni affinché l’Italia ricominci a investire nel nucleare ad altre che invitano il nostro Paese a prendere posizione contraria anche in Europa. In questa sede per ora c’è una maggioranza di Paesi che chiede che il nucleare venga ufficialmente riconosciuto come fonte “verde” dalle autorità europee e chi (una minoranza, per ora), vuole che ne sia esclusa. Vedremo come andrà a finire, nel frattempo dalla nostra analisi, le prospettive di lungo periodo per questa fonte di energia non sono cambiate anche se il timore di una nuova diffusione della pandemia ha frenato in questi ultimi giorni le quotazioni di uranio e società a esso legate. L’Etf North Shore global uranium mining (81,25 Usd; Isin US3015057157) che investe sulle azioni delle società che estraggono uranio, ma punta anche direttamente, in parte, sui prezzi della materia prima, è sceso del 9,6%. Le azioni della Kazatomprom (40,85 Usd; Isin US63253R2013), primo produttore di uranio al mondo, sono sotto del 6,1% dalla nostra analisi, ma inizialmente erano salite dopo la presentazione di conti del terzo trimestre che avevano permesso al gruppo di rialzare gli obiettivi sulle vendite (quelli sulla produzione erano, però, stati ridotti). Le Cameco (29,61 Cad; Isin CA13321L1085), colosso canadese del settore, hanno perso il 5,9%: il gruppo ha presentato conti trimestrali ancora in rosso, ma il mercato non si era spaventato più di tanto – le azioni sono scese per i timori generali sulla crescita economica e sulla fame di energia sopra citati. Tutte le riflessioni e i consigli su Altroconsumo Finanza n° 1435 restano validi: rileggiteli prima di puntare su questi titoli e ricorda che sono riservati agli speculatori.
L’Etf spalma il rischio su più società del settore, ma pone problemi da un punto di vista fiscale (dovrai inserire gli eventuali guadagni in dichiarazione dei redditi). Puntare sulle azioni di una singola società aumenta ancora di più il rischio, ma non comporta complicazioni fiscali. La scelta ideale è quella della Kazatomprom, ma si tratta di azioni che potrebbero essere difficili da acquistare. Se così fosse, puoi ripiegare su Cameco.
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