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Giappone: tassi ai massimi da 30 anni

Giappone: tassi dicembre 2025

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Data di pubblicazione 19 dicembre 2025
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Giappone: tassi dicembre 2025

Giappone: tassi dicembre 2025

La Bank of Japan ha alzato i tassi: ecco tutte le conseguenze

È una decisione carica di conseguenze per il Giappone e, potenzialmente, per i mercati finanziari di tutto il mondo. La Banca del Giappone ha rivisto al rialzo il suo principale tasso di riferimento, fissandolo allo 0,75%. Prevede inoltre di aumentarli ulteriormente in futuro. Bisogna tornare indietro di 30 anni per ritrovare i tassi nipponici a un livello così elevato.

Per giustificare questo rialzo, le autorità monetarie di Tokyo citano un mercato del lavoro molto teso, che esercita una pressione al rialzo sui salari, un'inflazione ancora troppo alta (2,9% a novembre), nonché l'ottima tenuta degli utili societari. Si tratta di una mossa a dir poco rischiosa: l'economia nipponica, infatti, non gode di buona salute. Nel terzo trimestre, la crescita annualizzata è stata del -2,3%, e un rincaro del costo del credito non è certo di natura tale da rilanciarla.

OBIETTIVI E RISCHI DELLA STRATEGIA

La Banca Centrale intende inoltre sostenere lo yen, ampiamente sottovalutato. Tuttavia, la sua debolezza contribuisce proprio alla forte competitività dei prodotti e dei servizi nipponici di cui beneficiano le imprese.

Altrettanto importante è la reazione dei mercati: in seguito alla notizia, il tasso a 10 anni ha superato la soglia psicologica del 2,0% e quello a 30 anni è al 3,4%. Il debito pubblico (pari al 230% del PIL) diventa progressivamente più costoso da finanziare, proprio mentre la Prima Ministra Sanae Takaichi ha annunciato un vasto piano di spesa e investimenti pubblici.

IMPATTO SUI MERCATI GLOBALI

I tassi a lungo termine potrebbero aumentare ancora e, a tali livelli di rendimento, il debito nipponico entrerà in concorrenza con quello degli altri paesi sviluppati, almeno agli occhi dei risparmiatori giapponesi. Questi ultimi non avranno più bisogno di esportare i propri capitali all'estero in cerca di rendimento.

In condizioni normali, ciò dovrebbe rilanciare lo yen, ma rafforzerà anche la diminuzione dell'appetito del risparmio nipponico per il debito estero. Il Giappone, per lungo tempo grande fornitore di liquidità per l'intero pianeta finanziario, sarà meno presente sui mercati del debito estero proprio nel momento in cui quest'ultimo continua a crescere e ha un urgente bisogno di finanziamenti.