Come sfruttare l'impennata del prezzo del petrolio

Petrolio
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Ti sconsigliamo di comprare prodotti come gli Etc che trovi quotati a Piazza Affari e che sono legati direttamente al prezzo del greggio: come ti abbiamo spiegato più volte in passato, hanno un meccanismo che in una situazione come quella appena delineata – grosso dei rialzi finito, ma nemmeno un tracollo brusco a breve – rischia di penalizzare il tuo investimento e farti registrare perdite (vedi n° 1364). Ti sconsigliamo anche di comprare azioni delle compagnie petrolifere: il rialzo del greggio le sta aiutando e molte hanno presentato bilanci robusti per il 2021, con un netto aumento della liquidità che lascia ben sperare per la distribuzione dei dividendi. Si tratta, però, di società che devono anche investire per andare avanti nel processo di transizione verso forme di energia più pulita e questi investimenti potrebbe non dare ritorni immediati, pesando sulla loro redditività complessiva. Questo, associato al fatto che le azioni del settore, nel complesso, sono correttamente valutate, ci invita a consigliarti di mantenere le azioni delle compagnie petrolifere che già hai nel tuo portafoglio, ma a suggerirti di non comprarne altre ora.
In passato ti abbiamo consigliato diverse azioni del settore petrolifero: dalle americane Chevron (137,79 Usd; Isin US1667641005) e Exxon Mobil (79 Usd; Isin US30231G1022), passando per la britannica BP (410,3 pence; Isin GB0007980591), Eni (13,25 euro; Isin IT0003132476) e la spagnola Repsol (11,58 euro; Isin ES0173516115). Il consiglio su tutti questi titoli è ora di limitarsi a mantenerli. Lo stesso vale per i fondi comuni e gli Etf che puntano sulle azioni del settore petrolifero.
… e ConocoPhillips
Ti consigliamo, in più, di vendere le azioni della compagnia americana ConocoPhillips (92,95 Usd; Isin US20825C1045): te l’avevamo consigliata in passato (per la prima volta nel 2014), ma poi, dopo la delusione del taglio del dividendo, dal 2016 ti abbiamo suggerito di limitarti a mantenere le azioni. Sono stati anni di alti e bassi, ma nel corso dell’ultimo il periodo il titolo si è comportato alla grande: dalla fine del 2020 ha messo su un impressionante + 132,4%, che diventa +157,4% in euro e dividendi inclusi rispetto al +81,5% (in euro e dividendi inclusi) dell’Etf Xtrackers Msci world energy (32,91 euro, Isin IE00BM67HM91; mantieni), che racchiude l’andamento delle principali società del settore petrolifero, e il +21,5% medio delle azioni mondiali (sempre in euro e dividendi inclusi). La ragione dell’eccellente andamento è che ConocoPhillips è concentrata sulle attività di estrazione e vendita di petrolio, mentre altre grandi compagnie sono presenti anche su altri segmenti, come quello della raffinazione o della chimica. Questo fa sì che ConocoPhillips risenta delle oscillazioni del greggio in maniera ancora più marcata delle altre compagnie: vola quando il greggio sale, crolla quando il petrolio ripiega. Considerato che il titolo viaggia sui massimi di sempre, che gli indicatori di convenienza del titolo non sono nel complesso migliori di quelli di altri del settore petrolifero e che la rischiosità di questa azione è superiore a quella di altre azioni del settore ti consigliamo di vendere queste azioni e incassare i guadagni.
Le ConocoPhillips sono state consigliate in più riprese tra il 2014 e il 2015. Chi guadagna di più è chi le ha comprate a settembre 2015 (vedi n° 1137): ne esci con un guadagno, in euro e dividendi inclusi, del 132,2% contro il +95,3% delle Borse mondiali e il +42,7% medio delle azioni petrolifere. Chi guadagna meno è chi ha comprato a giugno 2014 (n° 1084; primo consiglio del titolo): in ogni caso, comunque, ne esci, in euro e dividendi inclusi, con un +62,2% contro il +126,9% delle Borse mondiali e il +15,1% delle altre azioni del settore petrolifero.
Il volo di ConocoPhillips
Le azioni ConocoPhillips (grassetto; base 100) hanno beneficiato della ripresa dei prezzi del greggio (linea sottile) e si sono portate sui massimi di sempre. Si tratta di un’azione molto più ballerina rispetto al resto del settore energetico (linea di peso intermedio) e nella situazione attuale di mercato è meglio incassare i guadagni. Per omogeneità di confronto i dati nel grafico sono in dollari Usa e, nel caso di ConocoPhillips e dell’indice sul settore energetico tengono conto dei dividendi staccati nel corso del periodo.
Dati aggiornati al 9 febbraio 2022.
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