Paesi emergenti e taglio dei tassi

Mappa Paesi
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Il mondo della finanza si basa sul cosiddetto “tasso di interesse senza rischio” e molto spesso come mercato di riferimento del debito globale è utilizzato proprio il tasso offerto dagli Stati Uniti. A ciò si aggiunge un premio per il rischio, che varia a seconda della governance del Paese, della sua situazione finanziaria e della sua solvibilità. Questo periodo di tassi di interesse elevati che gli Stati Uniti stanno vivendo, con l’obiettivo di frenare l’inflazione, ha avuto conseguenze fuori dai confini americani, rallentando gran parte delle economie emergenti, che ora attendono una svolta.
Il Brasile e i tassi
In Brasile, la riduzione dei tassi americani potrebbe alleggerire il problema della Banca centrale del differenziale dei tassi con gli Stati Uniti che, quando si riduce, pesa sul real. Anche se l'entusiasmo nei confronti del presidente Lula è inferiore rispetto a quello dei suoi primi due mandati, il Paese potrebbe essere tra i maggiori beneficiari della riduzione del costo del credito. Per ora le azioni brasiliane sono presenti, per il 5% solo nel nostro portafoglio dinamico. Lo strumento che ti consigliamo per questa parte di portafoglio è l’Etf Xtrackers Msci Brazil (44,31 euro, LU0292109344).
Mentre l’Indonesia…
Quanto all'Indonesia, negli ultimi anni è riuscita a controllare l'inflazione (non ha mai raggiunto il 6%) e a riportarla entro i suoi obiettivi (2,1% a luglio). Nonostante ciò, la Banca centrale ha dovuto aumentare il tasso ufficiale in primavera, intorno al 6,25%, per difendere la rupia, che poi si è comunque trovata sotto pressione perché si era ridotto troppo il differenziale dei tassi con gli Stati Uniti. Un abbassamento dei tassi da parte della Fed potrebbe aiutare la crescita del Paese grazie alla discesa del costo del credito. Ricca di materie prime, con un profilo demografico vivace e una governance responsabile, l'Indonesia merita un posto nelle nostre strategie equilibrata e dinamica, con una quota del 5%. Per approfittarne puoi acquistare l’Etf Amundi Msci Indonesia (138,84 euro, LU1900065811).
E la Cina?
Questo Paese, con le sue dimensioni – è la seconda economia mondiale - ha dinamiche proprie e importanti riserve di risparmio che le permettono non solo di finanziare la propria crescita, ma anche quella degli Stati Uniti. Senza dubbio, negli ultimi anni gli alti tassi di interesse in Occidente hanno frenato il risparmio estero in Cina. Ma il principale responsabile di questo rallentamento è il deterioramento delle relazioni tra Cina e Occidente, che non sembrano destinate a migliorare a breve. La Cina beneficerà, comunque, del calo dei tassi negli Stati Uniti attraverso i consumi americani, la cui ripresa favorirà anche il made in China. Manteniamo perciò l'esposizione alla Borsa cinese in tutte le nostre strategie, al 5% di quella difensiva e al 10% sia dell’equilibrata, sia della dinamica. Ti consigliamo l’Hsbc Msci China Ucits Etf (5,06 euro, IE00B44T3H88).
E infine il Messico
Qui la situazione ci appare un po’ più complicata. Alla fine del suo mandato, il presidente Lopez Obrador intendeva far approvare una riforma costituzionale per far eleggere dal popolo, i giudici della Corte Suprema del Paese. In condizioni normali, gli investitori non si sarebbero preoccupati di tali dibattiti, se non fosse che gli Stati Uniti hanno espresso il loro dissenso verso questa riforma, che temono possa far aumentare il flusso di immigrati irregolari dal Messico. Risultato, il Messico non ha beneficiato della promessa di tassi più bassi negli Stati Uniti e al contrario la sua Borsa ha perso un po’ nelle ultime settimane. In futuro, una tregua potrebbe arrivare: da un lato, la nuova presidente messicana potrebbe ricucire questo strappo con gli Usa, dall’altro Washington dovrebbe rendersi conto che non potrà tagliare i suoi legami commerciali sia con la Cina, sia con il Messico allo stesso tempo. La Borsa messicana merita, quindi, secondo noi, di continuare a far parte dei nostri portafogli Equilibrato e Dinamico, con una quota del 5% in entrambi. Per farlo compra l’Etf Xtrackers Msci Mexico (5,25 euro, LU0476289466).
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