Che aria soffierà sul Brasile?

Analisi Paesi
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I sette tagli dei tassi da parte della Banca centrale brasiliana tra settembre 2023 e agosto 2024, gli aiuti di Stato e i programmi sociali voluti dal presidente brasiliano Lula hanno fatto bene al Paese: la produzione manifatturiera è infatti cresciuta del 4,2%, su base annua, il settore delle costruzioni del 5,7% e i servizi del 4,1%. Il governo Lula ha però trascurato le riforme. Con un tasso di disoccupazione al 6,2% della popolazione attiva, i salari sono cresciuti del 4,3% su base annua nell'industria, mentre l’offerta di infrastrutture non riesce a tenere il passo con la forte domanda. Di conseguenza si fanno sentire pressioni al rialzo sui prezzi: l’inflazione in Brasile nel 2024 è salita dal 3,7% della primavera al 4,9% a novembre, ben oltre l’obiettivo della Banca centrale che è pari al 3% , con una tolleranza del +/-1,5%. I conti pubblici stanno peggiorando a causa della spesa a sostegno di famiglie e imprese con il debito pubblico vicino al 78% del PIL e che si prevede continui a aumentare fino al 2027. Un’economia dipendente dai finanziamenti esteri, per continuare a attrarre capitali deve offrire dei rendimenti elevati: e così i tassi sui titoli brasiliani a 10 anni superano il 14% e gli interessi sul debito sono destinati a aumentare. La Banca centrale cerca di rassicurare i mercati, alzando i tassi (l’ultima volta a dicembre) e annunciando due ulteriori aumenti a gennaio e marzo.
Commercio estero su due binari
L'accordo di libero scambio siglato tra il Mercosur (di cui il Brasile fa parte) e l'Unione europea favorirà alcuni settori come l'agricoltura e dovrebbe anche rendere più economico importare macchine e prodotti europei, modernizzando gli impianti di produzione. Tuttavia, questo accordo, prima di diventare effettivo, deve superare diverse fasi di approvazione.
I rapporti con gli Stati Uniti sono, invece, più tesi: l’ex presidente brasiliano Bolsonaro, un sostenitore di Trump, cercherà di ritornare al potere, rendendo difficile il lavoro a Lula. Quest’ultimo ha però un’altra spina nel fianco, si tratta di Milei, il presidente della vicina Argentina, anch’egli fan della politica di Trump.
La Borsa è rischiosa: cosa fare?
Il Brasile ha un grosso potenziale, ma in questo momento risulta difficile capire se questo Paese riuscirà a gestire le turbolenze e le sfide che dovrà affrontare nel nuovo anno. Il rischio dell’investimento sulla sua Borsa è piuttosto elevato, per questo motivo, il Brasile fa parte solo della nostra strategia Dinamica destinata a chi investe con un’ottica temporale di medio- lungo periodo e non è spaventato da un’eccessiva volatilità delle quotazioni nel breve periodo (1-3 anni). Chi segue questo portafoglio deve avere la Borsa brasiliana al 5% e per investirci può acquistare l’Etf Xtrackers Msci Brazil (38,63 euro, Isin LU0292109344).Attendi, stiamo caricando il contenuto