Domani sera, alle 20:00 (ora italiana), si conoscerà la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse. I mercati si sono posizionati in modo molto deciso in vista di questa riunione: l’aspettativa prevalente è un taglio dei tassi.

Se questo avverrà, la Fed si muoverà in linea con le attese. In tal caso, però, ci saranno due aspetti da osservare con particolare attenzione:

• Le divisioni interne al comitato decisionale (quanto la decisione è stata condivisa o contestata)
• La guidance sui tassi, cioè le proiezioni che indicano dove ciascun membro del comitato ritiene che possano andare i tassi in futuro.

Una Fed particolarmente divisa, soprattutto già sulla decisione odierna, può creare maggiore incertezza sui tagli futuri, mettendo a rischio ulteriori diminuzioni dei tassi. Allo stesso modo, le proiezioni sui tassi offrono una visione d’insieme di dove potrebbe collocarsi il costo del denaro negli Stati Uniti nei prossimi mesi e anni: sono un’indicazione chiave per il mercato, che le utilizza per stimare e “scontare” nelle quotazioni il livello dei tassi futuri.

Questi due elementi saranno quindi un po’ il faro per i mercati e per l’andamento delle quotazioni. Un taglio dei tassi “da falco” (come si dice sui mercati) — cioè: taglio sì, come da attese, ma con messaggi prudenti da parte di Powell, forti divisioni interne e una prospettiva di pochi o minimi tagli nel 2026 — non sarebbe probabilmente una notizia positiva per i mercati.

Al contrario, un taglio “da colomba”, in cui alla riduzione del costo del denaro si accompagni anche una prospettiva di ulteriori tagli nel 2026, avrebbe verosimilmente un impatto positivo sui mercati.

Come spesso accade nei giorni che precedono le riunioni della banca centrale americana, i mercati entrano in modalità attesa. Lunedì hanno chiuso in negativo, con cali che, per gli indici americani, non hanno comunque superato lo 0,5%. Nel momento in cui scriviamo, Wall Street non è ancora aperta, ma i future indicano un rialzo frazionario: si parla di circa +0,03%, quindi possiamo dire che sono sostanzialmente piatti.

È la tipica situazione di attesa, quella che gli anglosassoni chiamano wait and see. Sono anche momenti in cui si può decidere di prendere posizione per sfruttare un determinato scenario. Se si punta su una Fed che taglierà i tassi e che, inoltre, prevede ulteriori tagli (quindi con un messaggio complessivamente favorevole ai mercati), e se questo dovesse sostenere un trend rialzista, si può valutare di posizionarsi con un certificato long, di cui ti parliamo qui.