Cosa sta succedendo agli Stati Uniti?
 
                    Usa e Borsa
 
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L'incertezza sui dazi e sulla politica commerciale Usa è un freno agli investimenti delle aziende e rischia di aumentare l’inflazione, costringendo la Fed (Banca centrale Usa) a una politica monetaria “attendista”. Gli investitori, che si aspettavano diversi tagli dei tassi nel 2025, ora ritengono che ce ne saranno pochi. Risultato? Le obbligazioni Usa offrono rendimenti interessanti e sono una valida alternativa alle azioni. A risentirne è il settore tecnologico, che ha bisogno di ingenti capitali per sostenere la crescita e confidava su una riduzione più rapida dei tassi. In uno scenario di rendimenti più vicini al livello attuale, le sue prospettive si sono un po’ ridimensionate. Le Magnifiche Sette - Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Nvidia, Meta e Tesla – fanno i conti con una realtà in rapido cambiamento. L’arrivo della cinese Deepseek porta a chiedersi se Meta (576,74 usd, US30303M1027, mantieni), Microsoft (378,8 usd, US5949181045, acquista) e Alphabet (154,33 usd, US02079K3059, mantieni) debbano investire somme ingenti o pagare tanto per chip di ultima generazione, come quelli di Nvidia (109,67 usd, US67066G1040, mantieni), per avere risultati convincenti. Mentre Tesla (263,55 usd, US88160R1014, vendi) paga i problemi di Musk e la concorrenza cinese. A ciò si è aggiunto il ritardo della riduzione fiscale promessa da Trump, con calo della fiducia delle famiglie, indebolimento delle vendite al dettaglio e riduzione della creazione di posti di lavoro.
Tuttavia, gli stipendi aumentano più dell'inflazione, mentre i tagli fiscali promessi, quando si concretizzeranno, daranno un ulteriore impulso alla domanda interna. Sul fronte del credito, il calo dei tassi è sì più lento del previsto, ma in corso. Tra il 6,6% e il 6,7%, il tasso a 30 anni (parametro di riferimento per il settore immobiliare Usa) si sta allontanando dal 7% raggiunto a inizio anno; il che fa sperare in una ripresa del settore delle costruzioni, la cui stagnazione degli ultimi anni ha portato all'aumento dei prezzi degli immobili. A ciò si aggiunge il fatto che gli Usa conservano un'immensa capacità di innovazione legata alla loro capacità di attrarre talenti da tutto il mondo. Infine, nel caso di una forte battuta d'arresto sul fronte della crescita, la Fed, i cui tassi sono tra il 4,25% e il 4,5%, avrebbe comunque margine di manovra per intervenire a sostegno dell'economia. Tutti buoni motivi, secondo noi, per credere nell’economia Usa. Tanto più che l’attuale calo dei prezzi delle azioni statunitensi può essere una buona opportunità per continuare a investire nella sua Borsa, che è presente al 5% nella strategia difensiva, al 15% in quella equilibrata e al 25% in quella dinamica: investici acquistando Amundi Etf S&P 500 D (53 euro, LU0496786574) o Invesco S&P 500 Etf (1020,85 euro, IE00B3YCGJ38).Attendi, stiamo caricando il contenuto