La politica economica di Trump stimola gli investimenti globali

Mercati e valute
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Per attrarre investimenti, Trump promette un quadro normativo più leggero, una riduzione del carico fiscale e un'energia a basso costo; il che obbliga gli altri Paesi a agire per non fare scappare gli investitori, per mantenere i centri di produzione e le fabbriche in patria e per restare competitivi. L'avversione di Trump alla regolamentazione dovrebbe giovare in particolare allo sviluppo delle nuove tecnologie. Pechino lo ha capito subito tanto che ha assicurato che il settore tecnologico beneficerà del pieno sostegno delle autorità cinesi. Risultato, questo settore ha sperimentato una rapida e forte ripresa, che ha trainato la sua Borsa.
L’Europa troppo lenta?
Sembra arrivato il momento della semplificazione anche in Europa, tanto che la Commissione europea sta rivedendo alcune delle sue direttive. Ad esempio, quella sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD, Corporate Sustainability Reporting Directive) e l’altra che impone alle grandi imprese interventi per migliorare le performance ambientali e sociali (CSDDD, Corporate Sustainability Due Diligence Directive) verranno riviste in una terza direttiva. Quali cambiamenti arriveranno? Per il momento nessuno si sbilancia. Certo qualcosa si sta muovendo in Europa e il primo segnale arriva proprio dalla Germania, dove il nuovo governo intende attuare un piano di investimenti di circa 500 miliardi di euro che dovrebbe dare sostegno alla domanda interna e il conseguente ampliamento del suo debito pubblico. Il 5 marzo c’è stata la presentazione del piano dell’Unione europea per il settore delle quattro ruote che, nonostante il pragmatismo di Bruxelles, ha confermato le attese di un alleggerimento di alcuni obblighi per le case automobilistiche. Tra questi, l’anticipo alla seconda parte del 2025, anziché al 2026, della revisione del regolamento comunitario che stabiliva la messa al bando delle autovetture a benzina e diesel dal 2035. Inoltre, pare si sia aperto uno spiraglio nell’utilizzo dei carburanti biologici, chiesti anche dall’Italia, oltre a quelli sintetici.
Usa o Europa?
Se un alleggerimento del quadro normativo europeo è una buona notizia, è anche vero che l’incertezza non giova alle aziende che chiedono sia una riduzione del costo del denaro, sia i un quadro normativo stabile. Per ora non modifichiamo le nostre strategie e preferiamo non consigliare di investire nelle Borse europee. In effetti, sembrano più stabili e chiare le politiche di Trump a tutto vantaggio degli Stati Uniti. Non per nulla abbiamo incrementato a febbraio, e confermiamo a marzo, l’esposizione sulle Borse Usa in tutte le nostre strategie, pari al 25% nel portafoglio dinamico, al 15% in quello equilibrato e al 5% di quello difensivo. Per investirci acquista l’Etf Invesco S&P 500 (1056,32 euro; IE00B3YCGJ38) oppure l’Etf iShares core S&P 500 Ucit (53,24 euro, IE0031442068).Attendi, stiamo caricando il contenuto