Un cambio di direzione per la zona euro

Zona Euro analisi
Zona Euro analisi
In Germania, Friedrich Merz, il prossimo cancelliere tedesco, ha annunciato l'intenzione di aumentare la spesa pubblica sia per la difesa, sia per le infrastrutture. In passato ciò non è stato fatto perché la priorità del Paese era di contenere il debito pubblico: dal 2016 il deficit strutturale del bilancio federale si era limitato allo 0,35% del PIL (Prodotto interno lordo). Ciò ha consentito alla Germania di contenere il debito pubblico (la somma dei deficit pubblici del passato) a poco più del 60% del PIL. Ma questa grande prudenza a livello di conti pubblici, limitando gli investimenti, ha contribuito al declino economico tedesco, rendendo urgente un’inversione di rotta. E, trattandosi di una visione condivisa da gran parte della classe politica tedesca, il prossimo Cancelliere avrà la strada facilita per farsi approvare dal parlamento l’aumento delle spese per difesa e infrastrutture.
Un impatto positivo a certe condizioni
Il riarmo da 800 miliardi di euro annunciato dalla Commissione europea non è tale da avere un impatto durevole sul PIL annuo dell'Unione europea, pari a 17 trilioni di euro, ma se tutti i Paesi europei faranno crescere la spesa militare al 2% del PIL richiesto dalla NATO, questi importi potrebbero costituire una massa critica sufficiente a rivitalizzare l'economia europea, a patto che i beneficiari di questi investimenti siano le aziende europee, e non i giganti americani degli armamenti. Attenzione però: l’importante è investire non tanto nel numero di occupati nel settore, quanto negli equipaggiamenti. Nel primo caso, l'impatto sarà limitato all'aumento dell'occupazione e dei consumi. Investire in attrezzature, invece, consente lo sviluppo dell'industria e della tecnologia, con benefici sulla produttività dell'intera economia.
Uno scenario a medio termine
Per loro natura, questi progetti volti ad aumentare gli investimenti pubblici richiedono del tempo. Innanzitutto, bisognerà superare l'ostacolo politico. E se in Germania, dove la necessità di aumentare la spesa è condivisa dalla classe politica, questo può avvenire in tempi forse brevi, in Europa - dove la maggior parte delle decisioni richiede un consenso, sempre difficile da ottenere - le cose andranno più lentamente.
È perciò probabile che solo a medio termine il cambiamento di rotta a livello di bilancio potrebbe migliorare la situazione economica del Vecchio Continente. Nel frattempo, non cambiamo la nostra strategia e restiamo fuori dalle Borse della zona euro in tutte e tre le nostre strategie di portafoglio. Ciò non toglie che ci siano diverse azioni europee interessanti, che possono essere acquistate tra le poste extra portafoglio: tra queste, presenti nella nostra selezione, c’è la belga Ageas (52,2 euro, BE0974264930), la francese Air Liquide (179,98 euro, FR0000120073) e la tedesca Volkswagen (111,1 euro DE0007664005). L’elenco completo delle azioni europee consigliate è sul nostro sito, alla sezione Investire/Azioni.Attendi, stiamo caricando il contenuto