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Sette mosse per investire in serenità

difendersi dalle turbolenze

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Data di pubblicazione 13 giugno 2025
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difendersi dalle turbolenze

difendersi dalle turbolenze

Ecco alcuni semplici accorgimenti con cui limitare l'impatto negativo delle crisi di Borsa sui tuoi risparmi.

I mercati finanziari spesso attraversano fasi di forte instabilità. Le cause possono essere tante, e gli esempi certo non mancano. Basta pensare al mix di fattori che pesa sul mercato: dalle tensioni geopolitiche che purtroppo oggi sono tornate al centro della cronaca, all’inflazione, alle politiche monetarie incerte… e, come spesso accade, anche la paura degli investitori ci mette del suo. Certo in questi momenti, è facile farsi prendere dal panico. Ma esistono strategie semplici ed efficaci per affrontare la volatilità senza perdere la bussola.

Ecco sette mosse concrete per costruire un portafoglio più solido e affrontare con maggiore tranquillità anche i periodi più turbolenti.

 

1. Nervi saldi: non agire d’impulso

Quando i mercati scendono, la tentazione di vendere tutto è forte. Ma è proprio in questi momenti che serve sangue freddo. Le decisioni prese sull’onda dell’emotività – vendere dopo un crollo o comprare in modo impulsivo – rischiano di peggiorare la situazione.

Il consiglio: pensa al lungo periodo. Le strategie vincenti sono quelle che resistono nel tempo, non quelle che inseguono le emozioni del momento. Mantieni una visione di ampio respiro, senza farti condizionare più di quanto non sia necessario dalle notizie del momento.

 

2. Diversifica: non puntare tutto su un solo mercato o settore

Per la parte azionaria del tuo portafoglio, in fasi di turbolenza il fatto di non puntare tutto su un’unica Borsa è ancora più importante. Non importa quanto un mercato, un settore o un’azione possa apparirti promettente: puntare su un unico cavallo è sempre, e comunque, una scelta sbagliata, mentre la diversificazione aiuta a ridurre i rischi.

Il consiglio: investi in più aree geografiche e settori, ma non solo: fallo con un criterio ragionato, che tenga conto delle prospettive delle singole economie, ma anche delle correlazioni che esistono tra loro. Questo lavoro non è semplice, ma lo facciamo noi per te. Scegli una delle nostre strategie di portafoglio e attieniti ad essa, senza dare più importanza a quello che sta succedendo nell’immediato, rispetto a una visione di più ampio respiro. I nostri portafogli, come d’altronde qualunque investimento, non sono immuni dagli alti e bassi di queste giornate turbolente, ma sono costruiti per resistervi al meglio e dare i loro frutti nel tempo. E se poi non hai tempo (o voglia) di costruirti pezzo per pezzo il tuo portafoglio, acquistando i prodotti che puntano sui vari Paesi e valute consigliate? Ci sono anche soluzioni già pronte all’uso, come i portafogli di Fundstore che si ispirano alle nostre strategie.

 

3. Obbligazioni: scegli bene scadenze, emittenti e valute

Un equivoco molto diffuso è quello che porta a pensare che le obbligazioni siano prive di rischio. Sbagliato: anche il mercato obbligazionario può essere volatile. Titoli a lunga scadenza, emittenti poco solidi o valute estere possono aumentare il rischio del tuo portafoglio. Non basta pensare che mantenendo i titoli fino a scadenza il capitale è garantito: ci sono tanti aspetti che influiranno, anche pesantemente, sul risultato. Per esempio, può comunque capitarti di dover vendere i titoli prima della scadenza, anche se non lo avevi pianificato; inoltre, se i bond sono espressi in valuta, il risultato finale dipenderà anche dal cambio. Per non parlare del fatto che, se l’emittente è poco affidabile, la restituzione del capitale può anche non avvenire, nei casi peggiori.

Il consiglio: usa strategie come la ladder o la barbell per distribuire le scadenze: in questo modo, gli impatti dell’andamento dei tassi (in qualunque direzione, al rialzo o al ribasso) saranno mitigati. Secondo, diversifica tra diversi emittenti e valute: anche in questo caso vanno scelti in maniera ragionata, ma ancora una volta puoi fare affidamento sulle nostre strategie e, se vuoi semplificarti la vita, sui portafogli di Fundstore ispirati alla nostra asset allocation.

 

4. Integra il tuo portafoglio con ulteriori strumenti di difesa

Oltre alle strategie di portafoglio di cui ti abbiamo parlato finora, ci sono anche altre mosse che puoi mettere in atto per ammortizzare ancora di più l’impatto delle turbolenze sui tuoi risparmi. Per esempio, puoi integrare la strategia di portafoglio (che deve rappresentare almeno l’80% del tuo patrimonio complessivo) con altri investimenti “extra portafoglio”. Tra questi, ci sono i certificate di investimento che in molti casi offrono protezione condizionata del capitale e cedole periodiche, anche in mercati difficili. Grazie a barriere, airbag ed effetto memoria, possono limitare le perdite e garantire rendimenti anche in fasi negative.

Il consiglio: valuta i certificate come strumenti complementari al tuo portafoglio, per ridurre il rischio e migliorare il rendimento. Gli strumenti su cui puntare li trovi nella sezione del nostro sito dedicata a questi strumenti.

 

5. Factor investing: qualità, stabilità e dividendi

Il factor investing è un modo per investire nel mercato azionario in maniera ancora più puntuale e precisa per ciascuna fase di mercato, sfruttando le caratteristiche dei diversi fattori di investimento che lo compongono. Ciascuno di questi fattori di investimento ha, infatti, delle caratteristiche che lo rendono più adatto di altri in diverse fasi di mercato. Nelle fasi più turbolente, per esempio, tre fattori sono più utili di altri per rendere il proprio portafoglio più resiliente. Questi fattori sono: quality (aziende con fondamentali solidi), low risk (titoli a bassa volatilità) e dividend (società che distribuiscono dividendi elevati e che abbiano i mezzi finanziari per continuare a farlo anche in futuro).

 Il consiglio: inserisci in portafoglio titoli con queste caratteristiche per aumentare la resilienza del tuo portafoglio e ridurre la correlazione con l’andamento generale dei mercati.

 

6. PAC: investire a piccoli passi

Il Piano di Accumulo di Capitale (PAC) è una delle strategie più efficaci per affrontare la volatilità. Se investi somme fisse a intervalli regolari, riduci il rischio di entrare nel mercato nel momento sbagliato. Il PAC ha, inoltre, un altro pregio: ti “obbliga” a essere disciplinato nei tuoi investimenti, dandoti delle regole precise su quanto e quando investire, specialmente se attivi un PAC automatico. E questo riduce il fattore emotività, e quindi il rischio di fare mosse affrettate o eccessive sull’onda dell’entusiasmo o del panico.

Il consiglio: se oltre all’eventuale capitale già accumulato stai anche mettendo da parte dei risparmi, valuta la possibilità di attivare un PAC. Trattandosi di acquisti “spezzettati”, però, fai attenzione ai costi applicati, per evitare di pagare spese eccessive.

 

7. Prevenire è meglio che curare

Il momento migliore per prepararsi a una crisi è quando tutto sembra tranquillo. Se hai già messo in pratica tutte le mosse viste finora, sei sulla buona strada. Se non l’hai ancora fatto, non è mai troppo tardi per iniziare. Come sempre, le fasi di turbolenza dei mercati non durano in eterno, e sono sempre seguite da periodi di ottimismo sulle Borse: bene, anzi è quello che ci auguriamo, ma l’eventuale ripresa dei listi non è una buona scusa per rinviare il “check up” del tuo portafoglio per essere sicuro che sia pronto ad affrontare la crisi successiva.

Il consiglio: approfitta dei momenti di calma per rivedere la tua strategia e correggere eventuali squilibri. Le crisi torneranno: preparati oggi per affrontarle meglio domani.