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Verbali riunione BCE: ci sono indizi per settembre?

Verbali Bce

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Data di pubblicazione 28 agosto 2025
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il meeting di luglio si è concluso con un clima di fiducia prudente: i dati economici e inflazionistici appaiono stabili e in linea con il target, nonostante l’elevata incertezza geopolitica. Il Consiglio ha quindi preferito non agire sui tassi, mantenendo aperta ogni opzione per il futuro, in attesa di evidenze più chiare

Nella riunione del 23-24 luglio 2025, la Banca Centrale Europea ha discusso l’evoluzione economica e finanziaria dell’area euro. I mercati si sono mostrati più stabili e fiduciosi, nonostante le incertezze legate a dazi e tensioni geopolitiche. L’inflazione complessiva è rimasta al 2%, sostenuta soprattutto dall’energia, mentre quella di fondo è al 2,3%, con segnali di rallentamento nei servizi grazie a una moderazione dei salari e a un aumento della produttività. Le aspettative restano ancorate al 2%, rafforzando la fiducia nella stabilità dei prezzi.

Sul fronte della crescita, l’economia ha sorpreso positivamente nel primo trimestre grazie a consumi, investimenti e export, mentre i dati più recenti mostrano un andamento più moderato. Il mercato del lavoro rimane comunque solido, con disoccupazione bassa e buona dinamica occupazionale, fattori che continuano a sostenere la domanda interna.

Il Consiglio direttivo ha sottolineato che lo scenario resta equilibrato ma incerto: alcuni rischi potrebbero spingere l’inflazione al ribasso (come l’apprezzamento dell’euro), altri al rialzo (soprattutto da energia e servizi). Per questo motivo la BCE ha scelto di mantenere invariati i tassi di interesse, lasciando aperta la possibilità di intervenire in futuro. L’approccio resta prudente e flessibile, basato sui dati e sulle decisioni riunione per riunione, senza impegni anticipati.