Ad agosto 2025, la fiducia degli investitori tedeschi subisce un drastico calo: l’indice ZEW delle aspettative economiche precipita da 52,7 a 34,7, ben al di sotto delle previsioni (39,5). Le cause principali sono da ricercare in una combinazione di fattori esterni e interni. Sul fronte internazionale, la decisione del presidente Donald Trump di imporre dazi del 15% su quasi tutte le esportazioni tedesche verso gli Stati Uniti ha colpito duramente settori chiave come chimica, farmaceutica, ingegneria meccanica, metallurgia e automotive. Anche il nuovo accordo commerciale tra UE e USA, accolto inizialmente con ottimismo, si è rivelato meno solido del previsto, alimentando le incertezze.
Sul piano interno, il cancelliere Friedrich Merz vede calare il sostegno politico, mentre il dibattito pubblico è dominato da temi complessi come la sicurezza sociale, la gestione della migrazione e le crisi internazionali in Ucraina e Gaza. Le prospettive economiche non sono incoraggianti: la Bundesbank prevede crescita zero per il 2025, mentre ordini e produzione industriale segnano il secondo calo consecutivo. Per la Germania, la sfida sarà ricostruire la fiducia degli investitori in un contesto globale e politico sempre più instabile.