Tassi fermi in Brasile

Tassi Banca centrale brasiliana
Tassi Banca centrale brasiliana
La Banca Centrale del Brasile ha deciso di mantenere invariati i tassi al 15% per la seconda volta consecutiva. Questa scelta conferma un orientamento fortemente restrittivo, volto a raffreddare l’inflazione. La linea dura dell’istituto riflette la volontà di consolidare i progressi ottenuti finora e di non compromettere la credibilità conquistata sul fronte della stabilità dei prezzi.
Sul piano macroeconomico, i segnali sono contrastanti. Da un lato, le aspettative di inflazione fino al 2028 stanno lentamente diminuendo, suggerendo che la politica monetaria stia producendo i suoi effetti. Dall’altro, la crescita economica mostra segni di debolezza, con tre mesi consecutivi di calo. L’inflazione annuale si è ridotta al 5,13%, un livello comunque superiore al target del 3%, grazie in parte a fattori temporanei come la riduzione dei prezzi dell’energia elettrica e degli alimenti.
La Banca centrale ritiene prematuro modificare la strategia. L’obiettivo è consolidare la fiducia degli operatori e ancorare le aspettative di inflazione di lungo termine. Secondo i mercati i tagli ai tassi potranno iniziare solo a partire da marzo 2026, quando l’inflazione dovrebbe finalmente avvicinarsi all’obiettivo fissato. Sebbene il linguaggio del comunicato della Banca centrale sia apparso lievemente più morbido rispetto al passato, il messaggio rimane improntato a prudenza e cautela.
Per quanto riguarda gli investimenti, la Borsa brasiliana è in portafoglio, le obbligazioni in real sono da mantenere.
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