Ad agosto 2025, l’inflazione in Canada ha mostrato un leggero rialzo, con l’indice dei prezzi al consumo in crescita dell’1,9% rispetto all’anno precedente, contro l’1,7% registrato a luglio. L’aumento, tuttavia, è stato determinato soprattutto da un rallentamento nel calo dei prezzi della benzina. Se si escludono i carburanti, l’inflazione ha invece rallentato al 2,4%, mentre le misure core preferite dalla Bank of Canada sono scese lievemente al 3,05% dal 3,1% del mese precedente.
Il contesto economico resta fragile. Nel secondo trimestre il PIL canadese è diminuito dell’1,6% su base annualizzata e, tra luglio e agosto, l’economia ha perso oltre 100.000 posti di lavoro. Questo peggioramento si riflette anche sul mercato occupazionale, con un tasso di disoccupazione salito al 7,1%.
Alla luce di questi dati, la Banca del Canada appare pronta ad agire. I mercati si aspettano che nella prossima riunione la banca centrale riduca i tassi di interesse dello 0,25%, e prevedono ulteriori tagli entro ottobre. L’inflazione non rappresenta infatti al momento una minaccia per l’economia canadese. La priorità della Banca centrale sembra essere piuttosto quella di sostenere la crescita e contrastare la debolezza economica, anche a costo di lasciare temporaneamente in secondo piano il contenimento dell’inflazione.