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Fed: ecco cosa deciderà

Fed: anticipazioni

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Data di pubblicazione 16 settembre 2025
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Fed: anticipazioni

Fed: anticipazioni

Non solo cosa farà in questa riunione, ma anche nelle prossime

Mercoledì sera alle 20:00 italiane la Fed comunicherà la sua decisione sui tassi di interesse. Che cosa aspettarsi dalla banca centrale americana? Dopo tante attese, rimandi e polemiche con l'amministrazione Trump, la Fed guidata dal governatore Powell — che ricoprirà questo ruolo ancora per poco — taglierà i tassi di interesse. Il taglio sarà dello 0,25%: su questo le attese dei mercati sono certe al 100%. Con quasi assoluta convinzione, gli operatori ritengono che sarà il classico taglio di un quarto di punto percentuale.

Nelle scorse settimane, soprattutto dopo l’uscita dei dati sul mercato del lavoro statunitense che avevano mostrato un forte rallentamento nella creazione di posti, era iniziata a circolare l’ipotesi di un taglio più deciso, dello 0,50%. Tuttavia, questa possibilità è stata rapidamente abbandonata: le condizioni, legate in particolare al carovita, non consentono una manovra così espansiva da parte della Banca centrale.

I segnali di rallentamento dell’occupazione hanno comunque costretto la Fed — che, a differenza della BCE, ha il doppio mandato di garantire non solo la stabilità dei prezzi ma anche la piena occupazione — a intervenire sul costo del denaro. I dati sull’inflazione, pubblicati pochi giorni fa, mostrano infatti che le pressioni di fondo sui prezzi non solo persistono, ma restano forti. Ciò impone cautela nella gestione dei tassi di interesse. Il compromesso è dunque tra un’inflazione ancora elevata e un mercato del lavoro in rallentamento: risultato, un taglio di soli 0,25 punti percentuali.

Essendo una riunione di settembre, insieme alla decisione sui tassi verranno pubblicate anche le nuove stime su inflazione, occupazione e crescita. Questo sarà un elemento molto importante per i mercati, che cercheranno di capire quali indicazioni trarre per i prossimi mesi. Grande attenzione sarà rivolta anche alle dichiarazioni durante la conferenza stampa che seguirà l’annuncio. Tuttavia, i mercati hanno già elaborato le proprie aspettative: si sono posizionati in maniera piuttosto netta per ulteriori tagli nelle riunioni di ottobre e dicembre. Dunque, a fine anno, prevedono un costo del denaro più basso di 0,75% rispetto a oggi.