La Banca Centrale dell’Indonesia ha sorpreso i mercati con un nuovo taglio del tasso di interesse, portandolo al 4,75%. Le attese erano per un costo del denaro fermo al 5%. Si tratta del terzo intervento consecutivo nell’arco di un anno, segnale chiaro della volontà di sostenere la crescita economica del Paese, anche a costo di mettere sotto pressione la valuta locale, la rupiah.
Nonostante il taglio, la rupiah rimane al momento stabile, mentre i mercati obbligazionari hanno registrato un calo dei rendimenti e la Borsa di Jakarta ha reagito positivamente. Cosa aspettarsi per il futuro? C’è spazio per ulteriori stimoli, soprattutto in un contesto di dollaro debole, visto che la Banca Centrale sta assumendo un ruolo più attivo nel sostenere la spesa pubblica e il credito.
La mossa della Bank of Indonesia riflette una strategia orientata alla crescita, con l’obiettivo di contrastare il rallentamento economico e favorire gli investimenti, anche se ciò comporta rischi per la stabilità valutaria. Fino ad ora le obbligazioni in rupieh erano state sconsigliate e questo nuovo orientamento della Banca centrale porta a confermare di non investire nelle obbligazioni in questa valuta. Discorso diverso per la Borsa. Sostenere la crescita e tagliare i tassi possono avere un impatto positivo sulle azioni. Per questo, la Borsa di Jakarta è presente in portafoglio.