Rating Italia: promozione di Fitch. Cambia la posizione sui BTp?

Fitch: rating Italia
Fitch: rating Italia
RESILIENZA FISCALE MIGLIORATA. Il miglioramento del rating riflette una maggiore fiducia nella gestione delle finanze pubbliche italiane. Questo grazie a prudenza, impegno sugli obiettivi fiscali e stabilità politica. Le riforme in corso e la riduzione degli squilibri esterni rafforzano il credito del Paese, riducendo i rischi legati all’alto debito e alle sfide internazionali.
RISULTATI FISCALI MIGLIORI DEL PREVISTO. Fitch prevede che il deficit calerà gradualmente tra il 2025 e il 2027, sostenuto da più entrate e controllo delle spese. Per il 2025, il deficit dovrebbe attestarsi al 3,1% del PIL, meglio rispetto al 3,3% previsto, grazie a entrate fiscali solide e a un’economia più forte. Anche con nuovi sgravi fiscali, gli obiettivi non dovrebbero essere compromessi.
CONTENIMENTO DELLA SPESA. Il governo punta a ridurre il deficit al 2,6% nel 2027 e sotto il 2% nel 2029. La spesa per la difesa raggiungerà il 2% del PIL nel 2025 (soprattutto per riclassificazioni), ma gli aumenti successivi saranno minimi. Nel complesso, la spesa pubblica scenderà al 49% del PIL, tornando a livelli simili a quelli pre-Covid.
OBIETTIVI A MEDIO TERMINE. L’Italia sta rispettando gli impegni sul contenimento della spesa e sul deficit strutturale. Il Piano Fiscale a Medio Termine (MTSFP) prevede un avanzo primario del 2,4% entro il 2029, rispetto allo 0,7% previsto quest’anno. La stabilità politica e il nuovo processo di pianificazione pluriennale rafforzano la credibilità del percorso, in contrasto con le incertezze del passato.
DEBITO PUBBLICO. Il debito è sceso rapidamente dal 2020 al 2024, tornando ai livelli pre-pandemia. È previsto un leggero aumento fino al 2026 per l’impatto del Superbonus, ma dal 2027 dovrebbe calare di circa 1 punto percentuale all’anno, raggiungendo il 134% del PIL nel 2030.
RISCHI RIDOTTI. Il debito resta alto rispetto ad altri Paesi europei, ma i rischi di finanziamento sono diminuiti. Gli spread si stanno riducendo, la BCE offre garanzie, e il mercato del debito italiano resta solido con una scadenza media di sette anni.
BILANCIO ESTERO MIGLIORATO. Il saldo estero è in crescita, con un avanzo delle partite correnti pari all’1,1% del PIL nel 2024, atteso stabile nei prossimi anni. L’Italia ha migliorato la propria posizione patrimoniale estera, con un debito estero netto ai minimi degli ultimi 20 anni. Questo rafforza la sostenibilità, anche di fronte a sfide come i dazi USA. Cosa significa quest'ultimo punto?
Posizione patrimoniale estera: è come il bilancio dell’Italia nei confronti del resto del mondo. Indica quante attività (investimenti, crediti, riserve) l’Italia possiede all’estero, meno le passività (debiti, obbligazioni, investimenti stranieri in Italia).
Debito estero netto: è la parte negativa di questo bilancio. Significa che l’Italia deve più soldi al resto del mondo di quanti ne abbia in credito. In pratica, è la differenza tra ciò che gli altri Paesi hanno investito/prestato all’Italia e ciò che l’Italia ha investito/prestato all’estero.
Se il debito estero netto scende, vuol dire che l’Italia migliora la sua posizione: deve meno soldi o ha più crediti, quindi è finanziariamente più solida nei confronti degli altri Paesi.
COSA FARE CON I BTP? I nostri titoli di Stato erano e rimangono consigliati. Non si modifica il limite del 5%: come detto spesso, questo limite si applica anche ad emittente con AAA come rating ed è per assolvere al principio della diversificazione, che non serve solo per mitigare solo il rischio emittente, ma anche gli altri rischi che gravano sulle obbligazioni.
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