Nel mese di agosto 2025, l’inflazione nel Regno Unito si è mantenuta stabile al 3,8% su base annua, confermando il dato di luglio. Questo livello rappresenta il più alto da oltre un anno e mezzo, segnalando una persistente pressione sui prezzi. Sebbene alcune voci abbiano contribuito a contenere l’aumento, come il calo delle tariffe aeree dopo il picco estivo, altri settori hanno registrato incrementi significativi. In particolare, i prezzi dei carburanti, dei ristoranti e degli hotel sono aumentati, mentre il comparto alimentare ha visto una crescita del 4,8%, il massimo da inizio 2024.
L’inflazione dei servizi ha mostrato un lieve rallentamento, attestandosi al 4,7%, ma rimane comunque elevata. In questo contesto, la Bank of England sembra orientata a mantenere i tassi d’interesse fermi al 4% nella prossima riunione, con la prospettiva di una pausa prolungata nel ciclo di tagli. I mercati, infatti, prevedono solo un ulteriore taglio entro la fine del 2026.
Lo scenario inflazionistico britannico resta così preoccupante. Tra i fattori che contribuiscono a questa situazione vi sono gli aumenti nei prezzi di verdure, formaggi e pesce, nonché l’impatto delle nuove tasse sul lavoro e dell’innalzamento del salario minimo introdotti dal governo Labour ad aprile.
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