Corea del Sud: tassi fermi
Corea del Sud: tassi, obbligazioni, azioni, Pil e inflazione
Corea del Sud: tassi, obbligazioni, azioni, Pil e inflazione
La Bank of Korea ha deciso di mantenere invariati i tassi al 2,5%, confermando un approccio prudente alla politica monetaria. Si tratta di una decisione ampiamente attesa dal mercato. Nonostante le pressioni inflazionistiche siano sotto controllo, con un tasso al 2,1% in linea con l’obiettivo, il governatore Rhee Chang Yong ha sottolineato che è ancora prematuro parlare di un ulteriore taglio dei tassi nella prossima riunione. I mercati prevedono che, nel migliore dei casi, ci sarà un solo ulteriore taglio dei tassi prima di concludere definitivamente il percorso di riduzione del costo del denaro.
Questa posizione riflette una crescente cautela all’interno della Bank of Korea (BOK) – la Banca centrale coreana - dove solo quattro membri su sei si sono detti favorevoli a una riduzione nei prossimi tre mesi, rispetto ai cinque della riunione precedente. La Banca centrale sembra quindi orientata a mantenere una linea accomodante, ma con maggiore attenzione ai rischi finanziari emergenti.
Uno dei principali motivi di preoccupazione è il mercato immobiliare, in particolare a Seul, dove i prezzi degli appartamenti continuano a salire da ben 37 settimane consecutive. Il governo ha già introdotto misure restrittive sui mutui e sulle zone regolamentate, ma la BOK teme che l’aumento del debito ipotecario possa minare la stabilità finanziaria del paese. Sul fronte economico, le esportazioni coreane stanno subendo pressioni a causa dei dazi imposti dagli Stati Uniti, con possibili ripercussioni sulla crescita del Pil. Anche se il credito alle famiglie mostra segnali di rallentamento, i mutui continuano a crescere, alimentando ulteriormente le preoccupazioni legate al settore immobiliare.
Sul fronte investimenti, la Borsa coreana non è da acquistare e le obbligazioni in won coreani non sono, neanche loro, all’acquisto.
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