Nel complesso, l'attività economica nazionale è rimasta sostanzialmente stabile, con un quadro variegato: alcuni Distretti hanno registrato una crescita modesta, altri nessun cambiamento, e altri ancora un leggero rallentamento. La spesa dei consumatori è leggermente diminuita, soprattutto per i beni al dettaglio. Fanno eccezione le vendite di auto, sostenute dalla forte domanda di veicoli elettrici in vista di incentivi fiscali. La domanda di servizi per il tempo libero e l'ospitalità da parte dei viaggiatori internazionali è calata, mentre quella domestica è rimasta stabile, con una nota positiva per i viaggi e alloggi di lusso acquistati da individui ad alto reddito. Le famiglie a reddito medio-basso, invece, continuano a cercare attivamente sconti e promozioni a causa dell'aumento dei prezzi e dell'incertezza economica. L'attività manifatturiera ha mostrato risultati misti e ha dovuto far fronte a condizioni difficili dovute all'aumento delle tariffe e a una domanda generale in calo. Anche i settori dell'agricoltura, dell'energia e dei trasporti hanno generalmente riportato un'attività in diminuzione. I settori sensibili ai tassi di interesse, come l'immobiliare residenziale e commerciale e i servizi finanziari, hanno avuto andamenti eterogenei: alcuni hanno visto un miglioramento dei prestiti alle imprese, mentre altri hanno mantenuto un'attività debole. Le prospettive future variano, ma prevale una cautela generale. Sebbene alcuni contatti si aspettino una ripresa della domanda nei prossimi 6-12 mesi, molti continuano a ritenere che l'incertezza frenerà l'attività.
Il mercato del lavoro è stato in gran parte stabile, con una domanda di manodopera generalmente attenuata. Molti datori di lavoro hanno ridotto il personale tramite licenziamenti e normale avvicendamento (attrito), citando la domanda debole e l'incertezza. Un fattore nuovo e significativo è l'aumento degli investimenti in tecnologie di intelligenza artificiale, citato come motivo per la riduzione degli organici. La disponibilità di manodopera è migliorata, spingendo alcuni datori di lavoro a preferire l'assunzione di personale temporaneo o part-time. Permangono, tuttavia, difficoltà nell'approvvigionamento di manodopera in settori chiave come l'ospitalità, l'agricoltura, l'edilizia e l'industria manifatturiera, in parte a causa delle recenti politiche sull'immigrazione. I salari sono cresciuti a un ritmo modesto o moderato. Le pressioni sui costi del lavoro si sono intensificate, principalmente a causa di aumenti notevoli nei costi dell'assicurazione sanitaria aziendale.
I prezzi hanno continuato a salire. I costi dei fattori produttivi sono aumentati a un ritmo più rapido, spinti dall'incremento dei costi di importazione e dei servizi (assicurazioni, sanità, soluzioni tecnologiche). L'impatto dei costi indotti dalle tariffe si è fatto sentire, ma il loro trasferimento sui prezzi finali è stato disomogeneo. Alcune aziende hanno assorbito i costi per non perdere quote di mercato, mentre altre, in particolare nel manifatturiero e nel commercio al dettaglio, li hanno trasferiti interamente ai consumatori. Infine, l'indebolimento della domanda ha portato a una riduzione dei prezzi per alcune materie prime, come l'acciaio e il legname.