Guerra dei dazi e economia globale
Economia-mercati globali
Economia-mercati globali
Alcuni elementi hanno contribuito alla buona tenuta dell'economia mondiale nel 2025. In primo luogo, il temuto aumento dei prezzi dovuto all'aumento dei dazi è stato contenuto. La tassazione applicata alle importazioni è oggi inferiore a quanto era stato annunciato all’inizio. Inoltre, questo aumento non è stato (ancora) trasferito sui consumatori. Questi ultimi non hanno, quindi, ancora subìto una diminuzione del loro potere d'acquisto; il che è tanto più vero in quanto i produttori cinesi stanno svendendo i loro prodotti pur di smaltirli all'estero. Ciò, insieme al calo dei prezzi dell’energia, contribuisce a limitare le pressioni inflazionistiche globali tanto che le Banche centrali hanno potuto abbassare i tassi di interesse per sostenere l'attività economica. Il tutto favorito dal boom degli investimenti nell'intelligenza artificiale che ha sostenuto la crescita del PIL.
L'incertezza permane
Sebbene l'economia mondiale abbia per ora resistito, i prossimi trimestri si prospettano incerti. L'effettiva applicazione di dazi più elevati penalizzerà il commercio mondiale, che nel 2026 potrebbe cresce di meno. E anche l'economia americana, che avrebbe dovuto trarre vantaggio dalle barriere doganali erette da Trump, mostra segni di debolezza, in particolare sul mercato del lavoro. Le Banche centrali rischiano quindi di trovarsi di fronte a un bivio: alzare i tassi di interesse per contenere l'inflazione o abbassarli per sostenere l'attività economica?
Mercati azionari: i possibili scenari
Per il momento le Borse continuano a salire; il che provoca anche un significativo effetto ricchezza che sostiene i consumi delle famiglie, in particolare negli Usa. Questo slancio positivo potrebbe continuare, salvo eventi inaspettati. C’è il rischio che la redditività degli ingenti investimenti nell'intelligenza artificiale venga messa in discussione, ma anche un rallentamento economico più pronunciato del previsto, dovuto alle tensioni commerciali, potrebbe arrestare il forte slancio delle Borse.
Infine, lo scenario di un'impennata dei prezzi, che frenerebbe i consumi e costringerebbe le autorità monetarie a inasprire la loro politica monetaria, non può essere escluso nel medio termine.
Insomma, sembra che prima o poi il mercato azionario subirà una correzione. Ma quando? Difficile, se non impossibile a dirsi. Per questo motivo, l’investimento in azioni deve avere sempre un orizzonte di lungo termine, con una prospettiva pluriennale. E questo è anche il motivo per cui consigliamo un portafoglio diversificato, in grado di poter superare una possibile crisi con poche perdite e pronto a riprendersi all'inizio della ripresa.Attendi, stiamo caricando il contenuto