Nel mese di ottobre 2025, l’economia tedesca mostra segnali incoraggianti di ripresa. L’indice Ifo delle aspettative è salito a 91,6 punti, da 89,8 superando le previsioni degli analisti e indicando un rinnovato ottimismo tra le imprese. Sebbene la valutazione della situazione attuale rimanga leggermente negativa, e sotto le attese (il rispettivo indice è passato a 85,7 da 85,3, contro attese a 85,5), le prospettive future appaiono più rosee.
Dopo due anni di contrazione, il settore privato tedesco torna a crescere, trainato soprattutto dai servizi. Tuttavia, la manifattura continua a soffrire a causa di ostacoli strutturali, eccessiva burocrazia e dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti.
Le previsioni per il 2026 sono più favorevoli, grazie a un aumento della spesa pubblica in infrastrutture e difesa, e ai tagli ai tassi d’interesse operati dalla Banca Centrale Europea, che ha già effettuato otto riduzioni.
La Bundesbank, la Banca centrale tedesca, tuttavia, avverte: per garantire una crescita sostenibile, sono necessarie riforme strutturali urgenti volte a rafforzare la competitività e stimolare la produttività del Paese.