Non ci è voluto molto perché il Presidente americano gettasse scompiglio sui mercati. Restrizioni cinesi sulle esportazioni di metalli rari sono bastate perché si lanciasse in una tirata sui social network annunciando dazi doganali del 100% sui prodotti cinesi e che i colloqui con il Presidente cinese Xi Jinping non sarebbero serviti a nulla. I mercati americani hanno perso circa 2000 miliardi di capitalizzazione in poche ore. Il settore tecnologico non può fare a meno della Cina, né il consumatore americano, a pochi mesi dalle festività di fine anno. Trump è tornato rapidamente sui suoi passi, annunciando semplicemente che non bisogna preoccuparsi della Cina e che "andrà bene". Un'altra minaccia di Trump nei confronti della Cina che si conclude con una marcia indietro. La cosa non è destinata a cambiare. Nonostante gli sforzi di Washington, le due economie rimangono fortemente legate e il mondo degli affari ne è ben consapevole. TACO sarà pure una strategia altamente speculativa, ma ha un futuro radioso davanti a sé. Ma su cosa si basa la strategia di Trump? E come si può sfruttare?
BIAS E TACO
La strategia TACO, come descritta nel testo, gioca principalmente su due bias cognitivi e dinamiche psicologiche del mercato:
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Bias dell'Avversione alla Perdita (Loss Aversion Bias) / Reazione Eccessiva alla Paura:
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Quando Trump fa annunci dirompenti (come l'introduzione di dazi massicci), i mercati reagiscono spesso con una vendita di panico e un calo significativo. Questo è alimentato dall'avversione alla perdita: gli investitori, temendo ulteriori cali e perdite, tendono a vendere rapidamente per "salvare" ciò che resta del loro capitale.
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La strategia TACO sfrutta questa reazione eccessiva indotta dalla paura, scommettendo che il ribasso iniziale sia sproporzionato rispetto alla reale entità del problema (o alla sua durata).
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Bias dell'Ancoraggio e dell'Aggiustamento (Anchoring and Adjustment Bias) / Mancanza di Fiducia nel Segnale Iniziale:
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Gli annunci di Trump vengono inizialmente "ancorati" come una minaccia grave e immediata. Tuttavia, la strategia TACO scommette sul fatto che il "segnale" iniziale (l'annuncio aggressivo) sarà presto "aggiustato" o addirittura ritirato.
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Questo bias si manifesta nel fatto che molti investitori si ancorano alla prima notizia negativa e non si aspettano un rapido cambiamento di rotta o un "ripensamento" da parte del Presidente. La strategia TACO, invece, fa leva sulla previsione che l'ancora iniziale sarà presto spazzata via da una ritirata o da un ammorbidimento della posizione.
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La strategia TACO capitalizza sulla tendenza del mercato a reagire in modo eccessivo e guidato dalla paura agli annunci iniziali, prevedendo correttamente che l'autore di tali annunci (in questo caso Trump, come descritto nel testo) avrà un incentivo a far marcia indietro per stabilizzare la situazione, creando così un'opportunità di acquisto a prezzi vantaggiosi.