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Zona euro: crescita leggermente migliore delle aspettative

Zona euro: crescita leggermente migliore delle aspettative

Zona euro: crescita leggermente migliore delle aspettative

Data di pubblicazione 30 ottobre 2025
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Zona euro: crescita leggermente migliore delle aspettative

Zona euro: crescita leggermente migliore delle aspettative

I dati sulla crescita economica dell’eurozona sono risultati leggermente superiori alle attese, una notizia incoraggiante in vista della prossima decisione della BCE. 

Secondo i dati pubblicati da Eurostat, nel terzo trimestre del 2025 il PIL della zona euro è aumentato dello 0,2% rispetto al secondo trimestre (aprile–giugno), un valore lievemente superiore sia al risultato del trimestre precedente(+0,1%) sia alle aspettative di mercato (+0,1%).

Su base annuale, il terzo trimestre della zona euro è cresciuto dell’1,3%, superando di 0,1 punti percentuali le previsioni degli analisti, anche se in rallentamento rispetto all’1,5% registrato nel trimestre precedente.

Tra i fattori positivi spicca la Francia, dove il PIL ha sorpreso al rialzo con un incremento trimestrale dello 0,5%, ben oltre le stime dello 0,2%, nonostante le recenti turbolenze politiche e alcuni declassamenti del rating sovrano.

Esaminando le altre principali economie europee, Italia e Germania hanno registrato una crescita nulla rispetto al secondo trimestre dell’anno, confermando una fase di sostanziale stagnazione. La Spagna, invece, continua a mostrare risultati solidi: il suo PIL è aumentato dello 0,63% rispetto al trimestre precedente, consolidando il ruolo del Paese come uno dei motori di crescita della zona euro.

Pur non trattandosi di dati eclatanti, il quadro complessivo appare solido se si considera che negli ultimi mesi gli effetti dei dazi americani sull’economia reale europea hanno iniziato a farsi sentire. In questo contesto, si può affermare che la zona euro, almeno per ora, sta reggendo bene l’urto.

Un moderato ottimismo è sostenuto anche dal miglioramento del Business and Consumer Survey, che misura la fiducia congiunta di imprese e consumatori nei principali settori economici. L’indice complessivo è salito a 96,8 punti, in aumento rispetto ai 95,6 del mese precedente e al di sopra delle attese di 95,7, segnalando un leggero miglioramento del sentiment economico nell’Eurozona.

L’inflazione resta prossima all’obiettivo del 2%, con differenze tra i vari Paesi, mentre la disoccupazione rimane stabile al 6,3%, uno dei livelli più bassi di sempre.

Ora l’attenzione si sposta sulla BCE, che con ogni probabilità non procederà a un taglio dei tassi nella prossima riunione.