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Lo shutdown più lungo della storia è finito

Fine dello shutdown

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Data di pubblicazione 13 novembre 2025
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Fine dello shutdown

Fine dello shutdown

Con il voto favorevole della Camera e la firma del Presidente, lo shutdown si conclude dopo 43 giorni. Ecco cosa è stato deciso e gli impatti

Lo shutdown più lungo nella storia degli Stati Uniti, durato 43 giorni, si è finalmente concluso con la firma del presidente Donald Trump su una legge che consente la riapertura del governo federale. Nonostante questo passo avanti, la ripartenza non sarà immediata: secondo il segretario ai Trasporti, potrebbero volerci fino a sette giorni prima di riuscire ad allentare le restrizioni sui voli nei principali aeroporti, mentre l’intera macchina federale potrebbe impiegare giorni o perfino settimane per smaltire l’enorme arretrato accumulato dal 1° ottobre.

La lunga chiusura ha prodotto effetti significativi sia sull’economia che sulla vita quotidiana dei cittadini. Il Congressional Budget Office ha stimato un calo di circa 1,5 punti percentuali del PIL reale nel trimestre, mentre milioni di famiglie hanno dovuto fare i conti con la sospensione degli aiuti alimentari e migliaia di voli cancellati. Allo stesso tempo, numerosi dipendenti federali sono rimasti senza stipendio per settimane, aggravando ulteriormente l’impatto sociale della crisi.

La riapertura è stata resa possibile dal voto della Camera, che con 222 voti favorevoli e 209 contrari ha approvato un finanziamento provvisorio fino al 30 gennaio. I Democratici hanno in gran parte votato contro la misura perché non include il rinnovo dei sussidi per le polizze assicurative dell’Affordable Care Act, in scadenza a fine anno: un punto centrale della loro battaglia politica sullo shutdown.

Nel frattempo, i dipendenti federali torneranno al lavoro giovedì e il pagamento degli arretrati inizierà sabato, anche se un ritorno pieno alla normalità dei servizi richiederà ancora tempo. Il pacchetto approvato prevede inoltre il divieto di licenziamenti federali fino al 30 gennaio e il finanziamento di alcuni programmi chiave fino a settembre, fissando un equilibrio politico delicato che potrebbe riaccendere lo scontro nelle prossime settimane.