Italia: confermati i dati di ottobre
Inflazione Italia ottobre 2025
Inflazione Italia ottobre 2025
Il dato finale sull’inflazione di ottobre 2025 è stata confermata pari a -0,3% su base mensile e a +1,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, in rallentamento rispetto al +1,6% di settembre. Questo comportamento è dovuto soprattutto alla brusca frenata dei prezzi degli energetici regolamentati, che dopo mesi di forte crescita passano da un marcato +13,9% a una variazione negativa, contribuendo in modo decisivo alla perdita di spinta dell’inflazione complessiva. Anche il comparto alimentare non lavorato mostra un rallentamento significativo, con una crescita tendenziale che scende dal +4,8% al +1,9%, segnalando un miglioramento delle tensioni sui prezzi dei prodotti freschi.
Parallelamente, altri settori registrano dinamiche più moderate: i servizi relativi ai trasporti aumentano meno rispetto al mese precedente e anche gli alimentari lavorati mostrano un rallentamento. Tuttavia, non tutti i comparti contribuiscono alla discesa dell’inflazione. I servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona accelerano leggermente, mantenendo una crescita sostenuta. Anche gli energetici non regolamentati continuano a diminuire, ma la loro flessione è meno marcata rispetto a settembre.
La cosiddetta inflazione di fondo, che esclude dai calcoli gli energetici e gli alimentari freschi, si riduce lievemente, attestandosi all’1,9%. Un valore analogo si osserva guardando la componente al netto dei soli beni energetici, segno che la dinamica sottostante dei prezzi continua a essere più stabile e meno soggetta agli shock delle materie prime.
Anche i beni alimentari, per la cura della casa e della persona, mostrano una crescita meno vivace rispetto al mese precedente (da +3,1% a +2,1%). Allo stesso modo, i prodotti acquistati con maggiore frequenza quotidiana riducono la loro velocità di crescita (da +2,6% a +2,1%).
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