L’inflazione di ottobre indiana si è attestata a +0,25% su base annua (1,44% a settembre e 0,48% erano le attese), il livello più basso dal 2012. Questo risultato sorprendente è frutto di una combinazione di fattori. In primo luogo, il calo dei prezzi alimentari, favorito da un surplus di piogge che ha aumentato la produzione agricola, ha contribuito a ridurre la pressione sui prezzi. A ciò si aggiunge un effetto statistico di confronto con l’anno precedente, quando i prezzi erano particolarmente elevati, e la riduzione dei prezzi dei beni domestici in seguito alla riforma fiscale di settembre, che ha alleggerito il carico sui consumatori.

Nonostante il dato attuale, la fase di bassa inflazione potrebbe essere temporanea. La Banca Centrale prevede infatti un rimbalzo fino al 4% nel prossimo trimestre, spinto da una ripresa della domanda interna e da possibili tensioni sui prezzi energetici. Sul fronte della politica monetaria, si ipotizza un taglio dei tassi dello 0,25% a dicembre, ma questo taglio potrebbe segnare la fine del ciclo di allentamento, aprendo la strada a una fase di stabilizzazione.

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