Nel mese di ottobre 2025, l’economia svizzera ha registrato un rallentamento dell’inflazione più marcato del previsto. I prezzi al consumo sono aumentati solo dello 0,1% su base annua, un dato ben al di sotto delle attese, che stimavano una crescita dello 0,3%. Anche l’inflazione core, che esclude le componenti più volatili come energia e alimentari, ha mostrato un rallentamento, passando dallo 0,7% allo 0,5%.
Questi segnali di debolezza alimentano le ipotesi di un possibile intervento da parte della Banca Nazionale Svizzera (SNB), che potrebbe decidere di tagliare i tassi d’interesse già nel mese di dicembre. Alcuni osservatori ipotizzano addirittura un ritorno ai tassi negativi, con una riduzione che porterebbe il tasso guida a -0,25%.
Un elemento chiave in questo scenario è la forza del franco svizzero, che ha raggiunto livelli quasi record rispetto all’euro e al dollaro. La solidità della valuta elvetica ha contribuito a contenere l’inflazione, riducendo i costi delle importazioni. Tuttavia, non tutti sono convinti che la SNB interverrà a breve: secondo alcuni, la forza del franco potrebbe essere temporanea e non sufficiente a giustificare un taglio dei tassi.
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