Mercato del lavoro Usa: l'incertezza sui dati
Mercato del lavoro Usa e shutdown
Mercato del lavoro Usa e shutdown
Ogni primo venerdì del mese, gli investitori attendono con impazienza il rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti. In un Paese in cui il consumo delle famiglie rappresenta due terzi del PIL, conoscere la situazione del mercato del lavoro è essenziale per comprendere correttamente la congiuntura economica. Molte creazioni di posti di lavoro sono quasi la certezza di avere un consumo dinamico e una crescita del PIL robusta. Al contrario, se la situazione peggiora sul mercato del lavoro, gli Americani rischiano di frenare le loro spese ed è l'intera economia americana ad essere minacciata.
A causa dello shutdown, ovvero la paralisi dei servizi federali non essenziali e la messa in congedo dei dipendenti pubblici per mancanza di un bilancio approvato dal Congresso, i rapporti sull'occupazione per settembre e ottobre non sono stati pubblicati, pur essendo particolarmente attesi. Da maggio ad agosto, l'economia americana ha infatti creato solo 107.000 posti di lavoro. Una cifra nettamente insufficiente per preservare la piena occupazione e mantenere il dinamismo economico. I dati di settembre e ottobre avrebbero dovuto mostrare se la debolezza nella creazione di posti di lavoro nei mesi precedenti fosse la nuova tendenza o semplicemente una fase di stanca passeggera.
L'assenza di statistiche ufficiali crea quindi incertezza, ma, per il momento, ciò non disturba gli investitori, anche perché diversi studi e indicatori secondari sembrano mostrare che il mercato del lavoro americano resiste. La Federal Reserve di Chicago stima il tasso di disoccupazione di ottobre al 4,35% contro il 4,3% di agosto, l'ultimo dato ufficiale pubblicato. I mercati reagiscono anche più ai risultati delle aziende che all'assenza di statistiche, il che sostiene i mercati azionari americani, sempre vicini al loro massimo storico.
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