Nel terzo trimestre del 2025, l’economia britannica ha mostrato segnali di forte rallentamento, crescendo appena dello 0,1%, al di sotto delle aspettative (a +0,2%) e in calo rispetto allo 0,3% registrato nel trimestre precedente. A settembre si è addirittura osservata una contrazione dello 0,1%, dovuta principalmente al crollo della produzione manifatturiera, mentre il settore dei servizi ha fornito un contributo positivo ma insufficiente a compensare le perdite. Uno degli eventi più incisivi è stato il cyberattacco a Jaguar Land Rover, che ha determinato un calo del 27% nella produzione di automobili, con effetti a catena su fornitori e sull’intera filiera industriale. A questo si aggiunge un clima di incertezza legato al prossimo budget del 26 novembre, che ha spinto famiglie e imprese a rinviare spese e investimenti, temendo un aumento della pressione fiscale.
Il quadro settoriale conferma la fragilità del momento: la manifattura ha registrato un calo dell’1,7% a settembre, mentre la produzione industriale è scesa del 2%. I servizi, invece, hanno mostrato una lieve crescita, trainata da attività come noleggio business, eventi live e retail. Tuttavia, questi segnali non bastano a dissipare le preoccupazioni per una fase economica che si preannuncia complessa, proprio alla vigilia di un budget destinato a ridefinire le priorità fiscali del Paese.
Anche la prospettiva monetaria si sta modificando: i mercati ritengono altamente probabile un taglio dei tassi da parte della Bank of England a dicembre, per contrastare il rallentamento e l’aumento della disoccupazione.