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La Cina e l'orientamento della sua Banca centrale

Cina: atteggiamento Banca centrale

Cina: atteggiamento Banca centrale

Data di pubblicazione 29 dicembre 2025
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Cina: atteggiamento Banca centrale

Cina: atteggiamento Banca centrale

Prudenza e sostegno: queste le due linee guida dell'Istituto monetario cinese

La People’s Bank of China (PBOC), la Banca centrale cinese, ha ribadito un orientamento di politica monetaria improntato alla prudenza, pur mantenendo un atteggiamento di sostegno all’economia. L’obiettivo principale non è quello di adottare misure aggressive di stimolo, ma piuttosto garantire una stabilità di lungo periodo. In questo contesto, la Banca centrale si impegna a mantenere bassi i costi di finanziamento attraverso strumenti diversificati, evitando però interventi drastici sui tassi di interesse o sul coefficiente di riserva obbligatoria.

L’approccio delineato è reattivo e mirato: eventuali ulteriori allentamenti monetari saranno selettivi e condizionati dall’evoluzione del quadro economico. La PBOC pone l’accento sulla qualità e sull’efficienza della liquidità, piuttosto che sulla sua quantità. Tra le ipotesi sul tavolo, si parla di una possibile riduzione del coefficiente di riserva obbligatoria di 50 punti base (cioè dello 0,5%) nel primo trimestre del 2026 e di un taglio dei tassi compreso tra 10 e 20 punti base (0,1%-0,2%), ma solo in caso di peggioramento delle condizioni economiche. Inoltre, la Banca punta a preservare la stabilità dello yuan e a mantenere margini di manovra per eventuali crisi future.

Il contesto macroeconomico resta complesso: la domanda interna è debole, le vendite al dettaglio sono ai minimi dall’era post-Covid e gli investimenti fissi registrano il primo calo dal 1998. Sul fronte industriale, i profitti delle imprese cinesi hanno segnato una contrazione del 13,1% a novembre, secondo mese consecutivo di calo, evidenziando le pressioni derivanti da una domanda fiacca e da dinamiche deflazionistiche. Nel complesso dell’anno, la crescita dei profitti è quasi nulla (+0,1% nei primi undici mesi). Alcuni settori avanzati, come aerospazio ed elettronica, mostrano segnali positivi, mentre il comparto minerario è in forte difficoltà.