La Bank of England ha alzato i tassi di interesse allo 0,25%, questo anche se la situazione del Regno Unito è andata peggiorando negli ultimi mesi. Il Regno Unito è infatti uno dei Paesi in Europa più colpiti dalla variante Omicron: il numero di infezioni sta raggiungendo livelli record e le autorità hanno annunciato che questa variante diventerà molto rapidamente quella dominante nel Paese. Ciò fa presuppore una fine del 2021 e un inizio del 2022 difficili in termini di attività economica, anche se gli ultimi dati del mercato del lavoro sono piuttosto rassicuranti. Il tasso di disoccupazione era sceso al 4,2%, il livello più basso dall'inizio della pandemia, mentre i redditi medi (esclusi i bonus) sono aumentati del 4,3%.
Tuttavia, questi importanti guadagni sono completamente spazzati via dall'aumento dell'inflazione, che è al suo livello più alto dell’ultimo decennio (+5,1% annuo a novembre). La Bank of England ha così deciso di alzare i tassi. Se, in considerazione del deterioramento della situazione economica, questa scelta non è esente da rischi, questi ultimi rimangono comunque bassi e ben calcolati, perché un aumento del costo del denaro allo 0,25% è comunque molto limitato.
Le azioni del Regno Unito rimangono interessanti come diversificazione: la Borsa di Londra continua ad essere un'interessante diversificazione e rimane presente in tutti i nostri portafogli. Non ono presenti in portafoglio, invece, i bond in sterline.