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I dati al servizio della finanza

Data di pubblicazione  17 marzo 2022
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I nostri dati personali su quanto spendiamo, quanto investiamo sono sempre più utilizzati per offrire servizi finanziari personalizzati. È un'innovazione che può portare molti vantaggi, ma quali sono i rischi?

La tecnologia aiuta a gestire ed a elaborare i dati. In ambito finanziario, i big data e l’intelligenza artificiale hanno un impatto positivo perché consentono di rendere sempre più veloci i servizi, come accedere al proprio conto, effettuare operazioni di bonifico o di investimento. Ma non è tutto. La capacità di elaborare un numero crescente di dati è il presupposto per offrire sempre più servizi personalizzati. Ad esempio, raccogliendo i dati su quanto ogni mese un risparmiatore spende e riesce a mettere da parte, con l’intelligenza artificiale queste informazioni possono essere automaticamente trasformate in un consiglio di investimento personalizzato, tarato proprio sulla capacità di spesa del risparmiatore. Come in tutte le cose, però, i risvolti negativi non mancano. In questo caso la vera minaccia è rappresentata dalla sicurezza dei nostri dati. Tutte queste informazioni sono riservate? Sono al sicuro e nessuno può effettivamente attingervi per motivi diversi da quelli legati ai nostri risparmi? Questa sarà la tematica di cui si parlerà oggi al Fair Digital Finance Forum.