News

L'inflazione alle stelle nell'area euro

L'inflaizone brucia il potere di acquisto dei risparmiatori

L'inflaizone brucia il potere di acquisto dei risparmiatori

Data di pubblicazione 01 aprile 2022
Tempo di lettura: ##TIME## minuti

condividi questo articolo

L'inflaizone brucia il potere di acquisto dei risparmiatori

L'inflaizone brucia il potere di acquisto dei risparmiatori

Non accenna a fermarsi il carovita europeo

Dato attuale: +7,5%
Attese: +6,6%
Periodo di riferimento: febbraio 2022
Dato precedente: +5,9% (gennaio 2022)

L'eurozona è investita da un'impennata dei prezzi al consumo come non si vedeva da decenni. In Germania, il carovita è salito del 7,6% a marzo. In Spagna come in Belgio, l'aumento si avvicina addirittura al 10% (rispettivamente 9,8% e 9,3%), mentre nei Paesi Bassi rasenta addirittura il 12% (11,9%). La Francia (5,1%) e l'Italia (6,7%) sono andate leggermente meglio, ma l'inflazione nell'area dell'euro nel suo complesso ha ancora raggiunto il 7,5% a marzo.

La conclusione è quindi chiara: dopo l'impennata dei prezzi dell'energia (+44,7%), causata dalle sanzioni imposte alla Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina, l'inflazione è a livelli molto preoccupanti, che sicuramente peseranno sul potere d'acquisto degli europei e spingeranno milioni di famiglie a fare scelte difficili. In questa fase, una recessione nell'area dell'euro è lo scenario più probabile a nostro avviso, e per tutto l'anno la crescita difficilmente supererà l'1%.

Per la Banca centrale europea, la sfida è veramente difficile. Durante la pandemia ha cercato con tutti i mezzi di stimolare l'economia mentre le restrizioni e altri blocchi hanno smorzato la domanda. Oggi i prezzi stanno aumentando non a causa di una domanda esplosiva di energia, ma piuttosto a causa di un'offerta che sta scomparendo a causa dei crescenti problemi di approvvigionamento. Qualsiasi aumento dei tassi di interesse non farà quindi che aumentare ulteriormente il peso degli oneri del debito a carico delle famiglie, ma anche dei conti pubblici, che sono stati notevolmente indeboliti. In ogni caso, la BCE non sarà in grado di risolvere il problema: una seria preoccupazione per l'approvvigionamento energetico legata prima di tutto a una transizione energetica mal progettata ed eseguita, che ci ha reso troppo dipendenti dalla Russia e in estrema difficoltà oggi con la guerra in Ucraina. Mentre alcuni titoli dell'eurozona meritano sicuramente ancora una acquisto, i mercati dell'eurozona nel loro complesso ci sembrano sempre meno promettenti. Seguici per avere notizie in merito a cosa fare con gli investimenti della zona euro.