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Pil Regno Unito: buon primo trimestre...
un anno fa - venerdì 13 maggio 2022
L'ultimo buon trimestre per il Regno Unito?
A prima vista, i dati sulla crescita del Regno Unito per il primo trimestre sono piuttosto buoni. Con una crescita dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e dell'8,7% su base annua, il paese sta facendo significativamente meglio della maggior parte delle altre principali economie industrializzate.
Tuttavia, a un esame più attento, i numeri sono piuttosto contrastanti. Se l'economia ha iniziato il 2022 con una buona dinamica, a causa della fine delle restrizioni legate alla pandemia, quest’ultima si è rapidamente esaurita in seguito, al punto che il mese di marzo è stato segnato da una contrazione dell'attività economica. È vero che gli shock sono stati numerosi: a differenza di molti mercati, dove l'inflazione era quasi scomparsa dopo la recente impennata, nel Regno Unito l'inflazione era già piuttosto elevata. I problemi di filiera produttiva sorti in seguito all'uscita del Paese dall'Unione Europea l'hanno ulteriormente aggravata. L'impennata dei prezzi degli idrocarburi e il forte aumento dei costi delle abitazioni (energia, riscaldamento) hanno fatto il resto. In secondo luogo, la sterlina britannica sta faticando, soprattutto a causa della mancanza di visibilità su quello che sarà il futuro del paese al di fuori dell'Unione Europea, che pesa sugli investimenti (in calo) e sul commercio estero. Inoltre, la Banca d'Inghilterra è stata una delle più entusiaste quando si è trattato di alzare i tassi. Ciò aumenta gli oneri del debito per le famiglie britanniche altamente indebitate. Infine, la pressione fiscale sulle famiglie è in aumento. In totale, il potere d'acquisto è fortemente penalizzato, così come l'accesso al credito reso più costoso e difficile.
Il paese si trova quindi in una situazione difficile. La Banca d'Inghilterra si aspetta anche un anno di recessione nel 2023, ma ciò non le impedirà di continuare ad aumentare i tassi ufficiali. A questo punto, non c'è dubbio che l'economia britannica, una delle più grandi d'Europa, attraverserà un periodo delicato. Tuttavia, non dobbiamo sottovalutare né la sua enorme flessibilità né la capacità degli inglesi di continuare a consumare a tutti i costi.
Inoltre, più economica di molte altre, la borsa di Londra ha molti attori globali, il cui raggio d'azione va ben oltre i confini del Regno. Merita quindi di investire una piccola parte dei nostri portafogli come diversificazione. I bond in sterline, invece, non sono da acquistare.