Il primo effetto che la crisi sta comportando sui mercati è l’aumento dello spread, cioè della differenza di rendimento tra un titolo di Stato italiano (BTp) decennale e il corrispondente titolo di Stato tedesco (bund) di analoga durata. Rispetto all’1,3% di inizio anno, lo spread era già risalito a circa il 2% negli ultimi giorni, e dopo le ultime notizie è balzato a 2,2% (e non è detto che sia finita). Perché?
Perché l’extra-rendimento del BTp rispetto ai bund è un “termometro” dell’affidabilità che il mercato attribuisce allo Stato italiano: con la crisi di Governo le prospettive del nostro Paese sono più incerte, perché si apre un’incognita sulla possibilità di mettere in atto tutta una serie di riforme, e di conseguenza i creditori chiedono un rendimento più alto per “fidarsi” e prestare il proprio denaro allo Stato, che già storicamente “paga” lo scotto di un debito elevato.
Dalla teoria alla pratica delle tue… tasche, l’aumento dello spread ha un impatto diretto sui prezzi dei BTp che hai sul tuo conto titoli (come per qualunque obbligazione, all’aumento dei rendimenti corrisponde un ribasso dei prezzi). Se non li hai ancora, il rialzo dei rendimenti può tentarti come occasione di investimento, ma fai attenzione: come sempre in finanza, a maggior rendimento corrisponde anche maggior rischio. Occorre trovare un giusto equilibrio tra rischio e rendimento, perciò è ancora più importante diversificare i tuoi investimenti obbligazionari: i BTp vanno comprati solo ed esclusivamente in combinazione con titoli di Stato di altri Paesi, rispettando i limiti e le quantità indicate qui: https://www.altroconsumo.it/investi/la-nostra-strategia/esperto-obbligazioni
La crisi del Governo non ha, tuttavia, impatti solo sui BTp, ma anche su altri investimenti legati alle sorti del nostro Paese. Prima di tutto le azioni della Borsa italiana: l’aumento del costo del denaro rappresenta un problema per Paesi particolarmente indebitati, come l’Italia, che devono usare risorse per pagare i propri creditori invece di investire sulla propria crescita economica. Per questo la Borsa italiana – e i titoli bancari che hanno in portafoglio parecchi BTp i cui prezzi calano – è penalizzata da queste notizie. Senza dimenticare poi che, tra pandemia, guerra e siccità, le prospettive di crescita italiana erano già messe sotto pressione, tanto da spingere la Banca centrale europea a “promettere” uno “scudo anti-spread” (anche se tutto è ancora da vedere e non tutti sono d’accordo). Altro aspetto che già prima della crisi di Governo pesava sulla Borsa italiana era l’ipotesi che, in una prospettiva di possibile recessione, l’aumento dei prestiti non rimborsati penalizzi le banche, che rappresentano una quota consistente del listino milanese.
Morale, il nostro consiglio rimane quello di rimanere alla larga dalla Borsa italiana: già da mesi ti diciamo di vendere fondi e Etf che puntano su questo mercato, se non lo hai ancora fatto sei in tempo anche ora. Piuttosto, punta su una strategia di investimento ben diversificata, che comprenda anche Paesi extra-europei che hanno dinamiche economiche slegate dalla nostra. Anche qui, attenzione alle proporzioni: a seconda del rischio che sei disposto ad assumerti, suddividi i tuoi investimenti in base a una delle strategie di investimento che trovi qui https://www.altroconsumo.it/investi/la-nostra-strategia
Non te la senti di investire tutto il tuo capitale ora? Ricordati che già da mesi ti consigliamo un modo per ridurre un po' il rischio, e cioè dilazionare nel tempo i tuoi investimenti: così attenui gli effetti dei picchi dei mercati, sia in positivo sia in negativo.
Infine, ricordati che, anche se hai investito con una delle nostre strategie, un cuscinetto di liquidità è sempre buona cosa. Alla luce del contesto attuale, però, fai ancora più attenzione a due cose: primo, non superare la soglia di 100.000 euro garantita dal fondo interbancario di tutela dei depositi. Secondo, scegli un intermediario affidabile – in questo, ti aiutiamo noi con la classifica che trovi qui: https://www.altroconsumo.it/soldi/conti-correnti/calcola-risparmia/classifica/banche# Ciò non significa, comunque, che devi rinunciare a un rendimento dignitoso, tanto più contando che nel contesto generale di rialzo dei tassi cominciano a vedersi occasioni interessanti. Per selezionare quella su misura per te, in base al capitale e alla durata dei tuoi investimenti, puoi partire da qui https://www.altroconsumo.it/investi/risparmiare/conti-deposito