Nel secondo trimestre l'economia Usa si è contratta, stando alla stima preliminare, dello 0,9%, deludendo le attese che prevedevano una crescita dello 0,5%. La vera notizia è che questa contrazione fa seguito a quella del primo trimestre (-1,6%) e quindi, dato che l'economia Usa ha sperimentato due trimestri consecutivi con Pil negativo, si parla di recessione tecnica.
Il calo del Pil è stato determinato dalla brusco crollo degli investimenti, -13,5%, e della spesa pubblica (-1,9%). I consumi, invece, con il loro +1% sono ancora positivi, ma mostrano il tasso di crescita più lento dal terzo trimestre del 2020. Anche le importazioni (+3,1%) sono fortemente calate rispetto ai trimestri precedenti, altro indizio di come gli americani consumino meno.Cosa fare ora? L'economia Usa rimane tra le più dinamiche al mondo e quella con il maggiore tasso di innovazione. Strutturalmente è anche la più flessibile e quindi riesce spesso a recuperare ed uscire dalle crisi prima e meglio degli altri Paesi. C'è poi che gli USa si stanno già muovendo con piani di aiuti all'economia, come per esempio quello appena votato dal Senato per un ammontare di 280 miliardi di dollari per rafforzare la tecnologia Usa e riportare nel Paese la produzione di microchip. Inoltre, come detto anche qui, dati i problemi economici della Cina e dell'Eurozona, gli asset in dollari sembrano essere gli unici nelle principali aree economiche a offrire una certa sicurezza. Le azioni e le obbligazioni in dollari sono presenti nelle nostre strategie, a seconda del tuo profilo di rischio.